Aftermarket: Parola d’ordine “tempestività”
05/01/2023
Pubblicato da Redazione
Il mercato continua a godere di buona salute, pur scontando alcuni “freni” quali le difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime, con il conseguente rialzo dei prezzi finali, il caro energia e le turbolenze geopolitiche internazionali. Uno scenario “caldo” e complesso in cui l’aftermarket si è dimostrato ancora una volta la carta vincente che ha permesso agli operatori di superare i punti di crisi. Ne parliamo con gli operatori del settore.
Grazie al PNRR e agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie la forte spinta nel settore delle costruzioni ha stimolato la necessità di acquistare macchine movimento terra. Allo stesso tempo gli incentivi del piano Industria 4.0, e in generale le agevolazioni che hanno interessato l’Europa, hanno creato un giro d’affari importante per quello che riguarda l’immissione sul mercato di macchine nuove. Siamo quindi ancora in presenza di un mercato “frizzante”, con dati positivi influenzati dall’onda lunga del citato piano Industria 4.0. Allo stesso tempo, però, dal 2020 le imprese di costruzioni europee stanno subendo i ritardi nella consegna dei macchinari nuovi, con tempi di attesa sempre più lunghi e una conseguente difficoltà nell’approvvigionamento di mezzi e attrezzature.
Senza dubbio, nel settore delle macchine movimento terra continuano a sussistere problemi e ritardi nella consegna dei mezzi, causati dalla pandemia Covid-19, dalla scarsità di chip per computer e dall’aumento del costo delle materie prime. La particolare situazione congiunturale, le turbolenze internazionali e le discontinuità nelle forniture stanno causando ritardi di consegne e un forte aumento dei prezzi. Il motivo principale dei ritardi nelle consegne è da ricercare nell’approvvigionamento di alcune componenti industriali necessarie per costruire macchine di ultima generazione. L’impossibilità di rispettare i tempi di consegna pattuiti con le aziende a causa delle interruzioni nelle “supply chain”, che rendono difficile reperire materie prime e componenti, sono motivi indipendenti dalla volontà delle aziende fornitrici e fuori dal loro controllo. Sebbene molti produttori si siano mossi tempestivamente per garantirsi l’approvvigionamento e abbiano messo in campo molte forze per cercare nuove strade la situazione non sembra essere destinata a risolversi in tempi brevi. Il ritardo della consegna anche di un solo componente ha effetti a cascata su tutta la filiera, dal produttore al distributore, fino al cliente finale.
Noleggio e usato in crescita
Produttori e imprese stanno quindi prendendo in considerazione diverse modalità alternative per trovare i macchinari di cui hanno bisogno, quindi sia il settore del noleggio che il mercato dell’usato sono più popolari che mai.
Torna la scelta tra “buy or rent”, in un’epoca storica che vede una sempre più forte spinta delle aziende a noleggiare le macchine necessarie per la produzione, invece che acquistarle. Nonostante gli incentivi quali il super ammortamento abbiano sensibilmente sostenuto la motivazione all’acquisto, l’antica concezione del possesso quale scelta obbligata, anche per ragioni di prestigio, viene sempre più spesso sostituita dall’opzione dell’utilizzo: grazie al noleggio gli imprenditori del settore possono utilizzare le macchine che di volta in volta meglio si adattano alle commesse incamerate, riducendo l’esposizione finanziaria che un mercato ancora singhiozzante renderebbe troppo onerosa.
La domanda di macchine a noleggio è in costante crescita. Il settore sta però attraversando alcune problematiche contingenti che rischiano di ridurre gli effetti di questo sviluppo del mercato. Uno di questi nodi è la carenza di macchine nuove e l’incremento dei costi dell’usato di qualità. Molti noleggiatori, infatti, vorrebbero ampliare la propria flotta a noleggio per far fronte alle richieste in aumento dei loro clienti, ma non riescono a trovare una soluzione per pianificare l’ingrandimento del loro parco in linea con la domanda di noleggio espressa sul territorio. In questo contesto di mercato al comparto dell’aftermarket è richiesta una riorganizzazione per garantire consegne il più possibile puntuali e precise.
Ottimizzare l’aftermarket
L’attività dei costruttori di macchine per l’edilizia è quindi fortemente condizionata dall’impennata dei costi di produzione dovuta ai rincari delle materie prime e ai problemi nella “supply chain”. Ora alle pressioni inflazionistiche causate dalla ripresa della domanda post-pandemia e da fattori congiunturali speculativi si è aggiunta la guerra in Ucraina. Con ordini in continuo arrivo, difficoltà nel consegnare le macchine rispettando i tempi, catena del valore spesso compromessa. In questo scenario anche l’aftermarket si sta riorganizzando per garantire la consegna dei pezzi richiesti.
Lo conferma Christian Randi, Parts Aftermarket Manager di Doosan: “Doosan risponde alla situazione attuale puntando sull’ottimizzazione delle risorse a sua a disposizione. Stiamo ampliando lo stock nel magazzino centrale in Germania. Allo stesso tempo stiamo lavorando a stretto contatto con i distributori per ottimizzare stock e magazzini e per avere sempre a disposizione i prodotti aftermarket - tipo ruote motrice e catene in gomma per escavatori, pale gommate e dumper articolati - cercando di ottimizzare il più possibile i nostri tempi di consegna. La variabile dei ritardi dei fornitori – che è un problema generale e riguarda tutto il mercato e i costruttori di macchine movimento terra – purtroppo è in contrasto con il bisogno di assistenza e con le richieste che ci arrivano anche in conseguenza dell’enorme volume di macchine nuove che abbiamo immesso sul mercato negli ultimi anni”.
Per ridisegnare la propria catena del valore e riorganizzare forniture e distribuzione ci vuole tempo ma Doosan può già contare, oltre che sul magazzino tedesco, anche su un altro sito a Cardiff che serve tutto il Regno Unito, area che per l’azienda è il primo mercato europeo di riferimento. In Italia la rete si compone da 11 distributori dislocati sul territorio nazionale. Oltre a lavorare sull’ottimizzazione, il costruttore punta anche ad ampliare la gamma di prodotti aftermarket da proporre ai distributori: “Abbiamo iniziato con una serie di martelli demolitori, un prodotto assemblato in Asia dall’ottimo rapporto qualità-prezzo che ha avuto un ottimo riscontro di mercato in Europa. Basti pensare che nel 2022 in Italia, Spagna e Grecia ne abbiamo consegnate ben 255 unità”, conferma Randi. “Ora l’obiettivo è ampliare ulteriormente le possibilità, partendo dall’ascolto dei clienti e dalla comprensione delle loro necessità specifiche. Stiamo lanciando nuovi optional e kit, come quello delle protezioni aggiuntive per le pale gommate, molto richiesto in alcuni settori, ad esempio da chi opera nelle discariche e nello smaltimento rifiuti. Cerchiamo di entrare nell’ottica dei distributori e di capire le necessità dei loro mercati, per offrire sempre più possibilità di configurazioni e allestimenti e dar loro le maggiori opportunità possibili”. Anche le applicazioni speciali fanno parte dell’aftermarket per Doosan: “Forniamo macchine non complete ad aziende terze che le utilizzano come base per applicazioni che esulano dallo scavo, come ad esempio le applicazioni ferroviarie. Siamo uno dei pochi costruttori che si prestano a questo genere di business e riusciamo a garantire una discreta capacità produttiva da destinare a soluzioni di questo tipo”, spiega Randi.
L’azienda punta quindi a continuare a dare nuovi servizi e ad ampliare la propria presenza in tutto il mondo. A quest’ultimo scopo risulta di grande valore la partnership rafforzata nel 2022 con Geax. L’azienda di Montefano, in provincia di Macerata, è tra i costruttori leader di mercato nel settore delle perforatrici; il suo rapporto con Doosan è iniziato nel 2019 quando, a seguito della difficoltà dei fornitori abituali nella consegna dei mezzi da trasformare, ha iniziato la ricerca di un partner affidabile a livello globale. Un logico supporto pronto a essere al proprio fianco in qualsiasi Paese del mondo. Gli escavatori sono forniti da Doosan senza braccio per poter essere trasformati da Geax in una macchina perforatrice per pali da fondazione fino a 30 m di profondità e diametro fino a 1,5 m. L’altro valore aggiunto degli escavatori Doosan, elemento fondamentale per un costruttore come Geax, è il servizio di assistenza. La rete del costruttore coreano è infatti oggi estremamente capillare e in grado di intervenire per ogni necessità. Sia in caso di manutenzione ordinaria che straordinaria, che per riparazioni e garanzie. Allo stesso tempo, la sinergia con Geax consente a Doosan di rafforzare la presenza in alcuni mercati strategici, come quello americano.
Il mercato italiano
Per quanto riguarda l’Italia riportiamo l’esperienza di Yanmar, azienda specializzata nella costruzione di escavatori (mini e midi), escavatori gommati, pale gommate e dumper e presente su tutto il territorio italiano attraverso i 38 concessionari. La filosofia aziendale è quella di comprendere le sfide che i clienti devono affrontare, superare le loro aspettative e “offrire l’eccellenza”. Nel comparto aftermarket l’obiettivo di Yanmar è quello di garantire che ogni cliente in possesso di una macchina Yanmar abbia ricambi originali e assistenza “premium” disponibili in modo semplice e rapido, per assicurare manutenzioni e riparazioni che garantiscano la longevità della macchina e la massima tranquillità durante tutta la sua vita. Per fornire questo livello di servizio la presenza e la disponibilità di un team aftermarket altamente qualificato è fondamentale, anche per creare e sviluppare relazioni solide e durature tra i concessionari e i clienti.
Davide Agostini e Roberto Caruso, rispettivamente Parts Sales Manager e Field Service Manager dell’azienda, portano avanti questa missione supportati da tutti i dipartimenti interni di Yanmar (servizio clienti, assistenza tecnica, marketing, centro di formazione, eccetera). “La rete di concessionari Yanmar rappresenta il primo interlocutore per i clienti e gli operatori, rappresentando il marchio e mettendo a disposizione la loro esperienza per supportare tutte le loro attività. Per questa ragione Yanmar rinforza continuamente la sua presenza in Italia per soddisfare le esigenze e le abitudini di ogni concessionario e cliente, per guidarli nella scelta dei ricambi originali, per pianificare la manutenzione, per aiutarli a mantenere il giusto livello di stock e la giusta selezione di ricambi disponibili, per organizzare azioni promozionali e campagne di marketing sulle reti social o giornate di Open House, con l’obiettivo di affermare la presenza sul mercato italiano. Forniamo anche soluzioni complete grazie a estensioni di garanzia e contratti di manutenzione, al fine di avere tutti i costi sotto controllo, nel pieno rispetto degli standard di qualità Yanmar, consentendo alle macchine di funzionare a lungo in condizioni ottimali. Questa conoscenza dettagliata delle esigenze dei concessionari e dei clienti genera in ultima analisi un elevato livello di soddisfazione e fedeltà dei clienti, favorendo uno sviluppo sostenibile e la presenza del marchio in Italia. Ci focalizziamo molto anche sulla formazione della nostra rete di concessionari, sia presso le loro sedi che nel nostro centro di formazione in Francia, in modo che essi abbiano sempre il migliore livello di competenza da offrire ai clienti e agli utilizzatori delle macchine, oltre a una conoscenza completa degli ultimi sviluppi tecnologici e delle soluzioni Yanmar. La reattività e la competenza tecnica dei nostri concessionari sono la chiave del successo e della collaborazione continua in tutta Italia”, spiegano Agostini e Caruso.
Tempestività e attenzione al cliente
Fondata nel 1992, Trevi Benne costruisce attrezzature per macchine movimento terra oltre che linee per riciclaggio, demolizione e soluzioni per il segmento forestale. “Dal 1992 accompagniamo l’utilizzatore e il concessionario nella scelta di benne per escavatore e pala, standard, speciali e su misura, per ogni tipologia di impiego, dal cantiere all’industria estrattiva in cava e miniera, dal miniescavatore alla grande macchina operatrice, utilizzando i migliori materiali antiusura in commercio. Operiamo a livello internazionale, sia in Europa sia nei paesi extraeuropei, tanto che l’export conta per il 75% del nostro fatturato”. L’area produttiva è il centro nevralgico dell’intera attività dell’azienda veneta: taglio, saldatura, assemblaggio, collaudo e verniciatura avvengono nelle due sedi di Noventa Vicentina, dove trovano impiego più di 110 persone.
Il sito è stato recentemente protagonista di un ampliamento produttivo e commerciale da 3.000 m2 con 18 postazioni di lavoro e 1.000 m2 di magazzino. Nel 2022 Trevi Benne è entrata a far parte del gruppo tedesco Kinshofer: “Quest’acquisizione si traduce in prospettive di una migliore prosperità e nella possibilità di raggiungere nuovi mercati. A livello operativo l’azienda mantiene la sua autonomia a livello gestionale, nulla è cambiato nel rapporto con i clienti”. Neanche per ciò che concerne la gestione del post-vendita, che si basa su un software CRM (“Customer Relationship Management”), che consente di automatizzare e integrare tutte le attività rivolte al cliente e di avere in breve tempo tutte le informazioni relative al prodotto e allo storico del cliente, per fare quindi le considerazioni del caso, individuare anomalie e produrre statistiche. Ma come funziona? “Tutte le chiamate di servizio sono inserite all’interno di una specifica sessione del nostro gestionale CRM, dove partendo dal numero di matricola di ogni prodotto è identificata la tipologia di attrezzatura, la scheda produttiva con i riferimenti dei componenti sensibili (fornitore/lotto), il relativo ‘spare part’ comprensivo di eventuali customizzazioni e tutta la storicità dell’attrezzatura dalla messa in servizio. Grazie a questa informatizzazione sia la divisione tecnica che commerciale è in grado di identificare il prodotto. All’interno di questo modulo è descritta l’anomalia con la possibilità di allegare foto e altro materiale necessario per la completa determinazione su quanto accaduto. Lo step successivo è la definizione delle azioni che possono essere di tipo immediato e, se necessario, sarà poi definita una successiva azione programmata a seguito di quanto emerge dopo la Failure Trouble Analysis. Emessa la BoM (Bill of Material/Distinta Materiali) per l’intervento si verifica la disponibilità a magazzino delle parti necessarie. La modalità d’intervento è definita principalmente in funzione della tipologia delle operazioni da eseguire e se la collocazione dell’attrezzatura in cantiere consente di operare in conformità alle norme di sicurezza e di reale fattibilità il rientro in sede è sempre l’ultima strada che percorriamo per non creare difficoltà operative al cliente. Per ultimo è quantificato economicamente l’intervento stabilendo le responsabilità. Questo step è fondamentale per stabilire se l’intervento è coperto da garanzia o se le riparazioni/modifiche sono da addebitare all’utilizzatore finale o al nostro distributore. Con questa utility siamo in grado di registrare l’intera storicità degli interventi allo scopo di fare tutte le valutazioni necessarie per il miglioramento del prodotto”. E i ricambi? “Sui prodotti correnti il magazzino ricambi attinge dalla produzione, pertanto godono degli stessi standard qualitativi con una continua rotazione. Questo per offrire al cliente un servizio immediato e vantaggioso dal punto di vista economico. Sui prodotti di vecchia generazione i ricambi sono gestiti a stock in quantitativi minimi per i componenti d’usura e di lungo approvvigionamento, stabiliti sulla base delle richieste ricevute nel periodo precedente considerando anche la fisiologica sostituzione. Mediamente la disponibilità per gli articoli di normale usura è giornaliera, le richieste particolari riusciamo evaderle al massimo in quattro-cinque giorni. Siamo in grado di offrire per i componenti di maggior costo il servizio di re-marketing ritirando il vecchio e fornendo un prodotto rigenerato conforme. Aspetto fondamentale è inoltre il nostro impegno a istruire i nostri distributori a gestire e approvvigionare un minimo di magazzino di componenti sensibili e di maggiore usura basato sulla loro esperienza, sulla storicità delle macchine vendute e sul numero delle attrezzature presenti nel proprio mercato. Per il futuro stiamo valutando la gestione e l’ordine dei ricambi attraverso un apposito portale predisponendo un’area riservata, accessibile con username e password, dove sarà possibile richiedere il materiale necessario secondo lo specifico esploso ricambi in esame”.
Il servizio aftersales di Trevi Benne è gestito all’interno della Divisione Tecnica allo scopo di rendere gli addetti costantemente informati sulle specifiche tecniche dei nuovi prodotti, ma al tempo stesso per trasmettere alla parte R & D le osservazioni segnalate dal campo.
L’unione di queste risorse consente di mettere a disposizione del cliente/distributore delle informazioni razionali ed efficaci, per un miglioramento costante e continuo. In breve, la filosofia di Trevi Benne corre su due binari: servizio e innovazione, tra loro costantemente collegati. Tutte le richieste in ingresso dal campo sono gestite dalla Divisione Commerciale che per esperienza e storicità è in grado di filtrare il tutto dando delle prime istruzioni, mettendo sempre per conoscenza il Service. Successivamente, per maggiori dettagli, entra in campo l’addetto al Servizio Assistenza. L’obiettivo è quello di dare risposte in tempi brevi ai clienti.
“La tempestività nel dare risposte è fondamentale, non dimentichiamo che i nostri clienti sono imprese che hanno appalti, contratti in essere, scadenze e impegni da rispettare e la prontezza nel far loro un servizio fa quindi la differenza. In tempo reale, grazie all’esperienza e alle competenze del nostro staff, possiamo apportare migliorie alle attrezzature”. Attrezzature che, nella filosofia di Trevi Benne, sono realizzate “su misura” per i clienti: “La flessibilità nella progettazione e nella realizzazione delle attrezzature è la nostra forza, non proponiamo prodotti di serie e questo ci ha premiato sul mercato. Ci distinguiamo a livello mondiale anche per la fornitura di soluzioni per demolizione sopra le 30 t di peso, ma il rapporto e la relazione con il cliente è fondamentale”.
Infine, merita un approfondimento l’aspetto della formazione del personale tecnico: “Mettiamo a disposizione un documento informatico, disponibile anche in versione cartacea, denominato ‘Shop Manual’, per ogni tipologia di prodotto, contenente i dati tecnici prestazionali, di funzionamento, le specifiche dei vari componenti, i programmi di manutenzione ordinaria (preventiva) e straordinaria per gli interventi di riparazione guidata dal ‘Trouble Shooting’.
Per gli interventi di sostituzione dei componenti e revisione degli stessi c’è un appropriato capitolo, dove l’operatore è guidato in ogni passaggio mettendo in risalto i punti che necessitano precise prescrizioni (ad esempio: coppie di serraggio, attrezzature, chiavi speciali e altro). La documentazione è poi illustrata al personale incaricato programmando dei corsi d’istruzione supportati da prove pratiche in officina per approfondire ogni relativo aspetto. Le attività di formazione sono programmate periodicamente in funzione dei nuovi prodotti lanciati e in caso di aggiornamenti all’attuale produzione. Tutto ciò è svolto in azienda coinvolgendo il personale interno ed esterno suddiviso per Paese. Questo supporto viene anche svolto presso i nostri concessionari, dove partecipa anche personale incaricato dai clienti finali strutturati per eseguire interventi sulle attrezzature al proprio interno”.
Epiroc: L’aftermarket da “passivo” ad “attivo”
Passare da un aftermarket “a chiamata” a uno “proattivo” è la strategia messa in campo da Epiroc, fornitore di attrezzature innovative e sicure come carri di perforazione, attrezzature per le costruzioni, la demolizione ed utensili per applicazioni di perforazione in superficie ed in sotterranea.
“Se fino a ieri era il cliente che ci chiamava perché necessitava ricambi o un intervento di manutenzione ora avviene il contrario: siamo noi a contattarlo per calendarizzare manutenzioni quando necessarie, anticipare le problematiche e intervenire evitando imprevisti e fermi macchina”. Ciò è possibile grazie ad Hatcon, un dispositivo di monitoraggio remoto per demolitori e frese a tamburo che tiene traccia della posizione e delle ore di funzionamento per migliorare l’efficienza e la sicurezza. La piattaforma basata su cloud “My Epiroc” fornisce notifiche sulla manutenzione, crea elenchi di attività e fornisce una panoramica completa dell’intera flotta. Tutti i dati vengono presentati in modo diretto per semplificare sia le attività quotidiane che le decisioni a lungo termine. Il sistema fornisce un nuovo livello di controllo: permette di sapere sempre dove sono gli utensili, cosa fanno, quando hanno bisogno di manutenzione, se un utensile viene utilizzato più degli altri, eccetera. Queste informazioni non solo contribuiscono a creare un flusso di lavoro più fluido con meno tempi di fermo macchina, ma possono anche essere fondamentali per raggiungere gli obiettivi aziendali. Hatcon è già disponibile di serie o come kit retrofit e da quest’anno è diventato uno standard su tutte le macchine Epiroc. Il sistema è compatto, stabile e affidabile e consente di monitorare ogni singolo utensile e mantenere aggiornati i clienti. Le notifiche sulla manutenzione e gli avvisi sulle parti soggette a usura sono solo alcune delle caratteristiche che contribuiscono ad aumentare l’efficienza. Al momento della manutenzione Epiroc interviene con il suo personale dedicato al service o con le officine ufficiali dei dealer ufficiali, distribuiti in modo capillare in tutta Italia. “Con i dati disponibili da qualsiasi dispositivo, in qualsiasi momento e anche offline, tutti - dagli operatori ai responsabili della flotta - avranno una visione più completa e saranno in grado di prendere decisioni più intelligenti. Inoltre, poiché i dati sono condivisi anche con Epiroc, possiamo fornire un servizio migliore, ad esempio spedire parti soggette a usura in tempo per un arresto di manutenzione programmato. Per le flotte più grandi con logistica complessa la funzione GPS è una risorsa importante. Conoscere la posizione di ogni utensile è anche un ottimo supporto per il sistema antifurto dei clienti”, conclude Maggioni.
Martelli demolitori: l’esperienza di Samep Tools
Samep Tools è un’azienda di Rivoli (TO) a gestione familiare nata dalla passione per l’ingegneria meccanica. Oggi è una realtà presente sul mercato mondiale a cui hanno scelto di dare fiducia anche i più grandi nomi del settore. Focalizzata da 30 anni sulla demolizione, vanta un team di ingegneri e tecnici che conoscono profondamente l’evoluzione della tecnologia dei martelli demolitori idraulici: ciò le consente di offrire una gamma assortita che include anche i ricambi per i martelli di nuovissima generazione. Da sempre proiettata verso la crescita l’azienda ha scelto di investire nello sviluppo, nel personale qualificato, in macchinari e tecniche di produzione all’avanguardia e, non ultimo, in un magazzino che annovera oggi più di 5.000 item tra utensili e ricambi. Grazie alla crescente fiducia accordata dal mercato mondiale, Samep Tools non solo ha potuto ingrandire lo stabilimento produttivo, che conta oggi una superficie totale di 5.000 m2, ma ha potuto creare al contempo una filiale in Spagna, dotata di un proprio magazzino. Al suo interno i dipartimenti commerciale, produzione, qualità, ricerca e sviluppo collaborano strettamente per fornire consulenze e soluzioni dedicate.
Nel periodo di ripresa dalla pandemia di COVID-19, la SAMEP TOOLS è tornata alle regolari tempistiche di evasione degli ordini, riuscendo anche a migliorarle. Nello specifico, un prodotto disponibile a magazzino viene spedito il giorno stesso; viceversa, occorrono in media 8-10 giorni di lavorazione. Inoltre, per distinguersi nel mercato del ricambio adattabile, è stata installata all’interno dello stabilimento una cabina verniciatura dedicata al settore utensili, elemento che avvalora il lato estetico del marchio.
La SAMEP TOOLS parla spagnolo in tutti i sensi. Ad oggi vanta un rapporto preferenziale con i paesi centro-sudamericani, dalla Repubblica Dominicana alla Colombia, dal Brasile al Perù e al Cile che, a seguito della riapertura dei canali commerciali, negli ultimi due anni hanno trovato nell’azienda torinese una qualità insostituibile per le loro attività. La SAMEP è, infatti, il primo produttore europeo di utensili e ricambi che può essere considerato allo stesso livello dei brand originali. Viene usato, non casualmente, lo slogan ‘100% tested’: sta a significare che ogni singolo prodotto ha una propria scheda di qualità e un serial number identificativo che ne garantisce i rigidi controlli in tutte le fasi del suo processo produttivo. Specialmente nel trattamento termico. Negli ultimi anni si sono consolidate le partnership con i trattamentisti che hanno concesso dei forni dedicati ai prodotti di SAMEP. Questo fatto ha comportato in primo luogo una maggiore qualità e durata, in secondo luogo una minore attesa del materiale trattato per le varie fasi del processo di lavorazione.
RMC: Ricambi, originali e non, ampia scelta e qualità
RMC (Piacenza) è un affidabile punto di riferimento nel panorama del movimento terra per tutto ciò che concerne la ricambistica: sia originale che non. Con oltre 50.000 articoli tenuti correntemente a stock, RMC vanta un magazzino completamente computerizzato, capace di fornire entro 24 ore i ricambi in gran parte d’Europa. Inoltre, grazie ai rapporti con i principali costruttori italiani, sono oltre 300.000 gli articoli che possono essere inviati entro le 48 ore. L’esperienza accumulata sui mezzi e la disponibilità di cataloghi online e cartacei permettono di individuare con precisione tutti i ricambi indicati dal cliente. La convenzione con tutti i principali spedizionieri permette di valutare sempre, a seconda dei pesi e delle dimensioni, le condizioni più rapide e vantaggiose per ogni cliente.
“Diamo al cliente la possibilità di scegliere tra ricambi originali e non, in entrambi i casi riceverà un prodotto della massima qualità, coperto da garanzia, e forniamo servizio di assistenza e post-vendita sul ricambio. Ad esempio, a volte per ottimizzare i costi si può optare per un pezzo non originale.
La scelta dipende dal caso specifico, a seconda dei costi, delle esigenze, del pezzo da cambiare, ognuno effettua la valutazione e il nostro staff tecnico è disponibile per consigliare al meglio. Il servizio al cliente è infatti il nostro punto di forza. Abbiamo una profonda conoscenza delle macchine, competenza tecnica e grande familiarità con i produttori e cataloghi. Diamo inoltre la possibilità di scelta tra tutte le principali marche sul mercato. Siamo concessionari per i brand Yanmar, Merlo e Hitachi, ma proponiamo tantissime altre marche, offrendo anche noleggio e servizio officina, nell’ottica di seguire il cliente a 360°”.
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