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ASSOBIM Conference: focus sulla sostenibilità e sugli obiettivi 2023

22/12/2022

Pubblicato da Redazione

  • ASSOBIM Conference: focus sulla sostenibilità e sugli obiettivi 2023
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L’Associazione impegnata nella promozione del BIM e nella digitalizzazione delle costruzioni ha condiviso con le principali associazioni della filiera una giornata dedicata alla sostenibilità, riflettendo sulle sfide future e tracciando le linee di sviluppo delle nuove attività per il 2023.

 

Nelle scienze ambientali ed economiche, con il termine sostenibilità si intende la condizione di uno sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri. All’interno di questa sfida per lo sviluppo sostenibile, un ruolo fondamentale è assunto dal mondo delle costruzioni, dell’edilizia e della progettazione, settori in cui la sostenibilità è diventata un’importante variabile, e va perseguita analizzando e governando le ricadute degli interventi e delle trasformazioni sui piani economico, sociale ed ambientale, dal momento della realizzazione degli interventi e per tutto il loro ciclo di vita. Per realizzare opere garantendo l’equilibrio tra gli aspetti ambientali, sociali ed economici, serve una visione globale e la collaborazione tra i vari operatori. Proprio per questo, il BIM risulta importante: è un sistema organizzativo capace di garantire una visione integrata sul progetto e di fornire strumenti alla sostenibilità, che può divenire “dato”, informazione. La sostenibilità è stata il focus della ASSOBIM Conference 2022, evento dal titolo “Digitalizzazione e sostenibilità: il BIM come motore per l’efficienza e il risparmio nella filiera delle costruzioni” che si è svolto giovedì 1° dicembre a Milano.

 

Aprendo i lavori, Adriano Castagnone Presidente ASSOBIM ha sottolineato come l’Associazione, nata per sostenere il processo di digitalizzazione dell’intera filiera tecnologica delle costruzioni e promuovere la diffusione del Building Information Modeling sia in continua evoluzione: “Nei suoi cinque anni di vita ASSOBIM continua a crescere, sia dal punto di vista del numero delle realtà associate, sia per quanto riguarda le iniziative e le proposte. Abbiamo attualmente 12 gruppi di lavoro attivi per portare avanti sinergie e progetti a medio-lungo termine, dialogando con diverse realtà e con le Istituzioni”. Castagnone ha anche ricordato l’impegno che ASSOBIM ha profuso nel progetto “ThinkBIM”, l’iniziativa di comunicazione e divulgazione sui temi del Building Information Modeling che nel 2022 ha visto andare in scena un denso programma di webinar gratuiti, con la realizzazione di 51 talk già conclusi a cui se ne aggiungono altri cinque previsti nel mese di dicembre, per oltre 40 ore di contenuti che sono stati seguiti da oltre 1.800 partecipanti.

 

Per il 2023, ASSOBIM intende proseguire lo sviluppo di alcune iniziative già implementate in passato, ma allo stesso tempo aprire nuovi filoni di ricerca e collaborazione e introdurre una serie di novità. “In seno alla nostra Associazione è recentemente nato AssoBIMyoung, gruppo di giovani professionisti appassionati di BIM e nuove tecnologie applicate al mondo della progettazione e dell’edilizia: nel 2023 daremo spazio alle nuove generazioni e ai nativi digitali, coinvolgere tutti coloro che possono contribuire a guardare il mercato del BIM con uno sguardo diverso e dinamico. Inoltre, intendiamo differenziare le nostre attività per rivolgerci a due pubblici diversi: da un lato lanceremo il programma ThinkBIM Start, dedicato a coloro che si affacciano al mondo del BIM e che devono costruirsi le competenze di base; dall’altro lato con ThinkBIM Pro forniremo contenuti più approfonditi e specifichi e proporremo iniziative rivolte a chi già opera in BIM” ha anticipato Castagnone 

 

Per abbracciare la digitalizzazione e operare all’insegna della sostenibilità, tutti gli attori del settore sono chiamati ad aggiornare approcci, metodi e processi e prender parte alla trasformazione. Proprio in ottica di filiera, ASSOBIM ha invitato il comparto a confrontarsi su questi temi invitando all’ASSOBIM Conference 2022 i rappresentanti delle più importanti realtà associative con cui l’Associazione sta attualmente portando avanti progetti sinergici e accordi di collaborazione interassociativa. 

 

Ritengo che momenti di discussione e confronto come quello dell’ASSOBIM Conference siano importanti e vadano valorizzati; lavorare in maniera integrata, guardando alle sfide da più punti di vista, è ormai ineluttabile per gestire la complessità”, ha commentato Marco Mari, presidente di GBC Italia, ricordando poi la definizione di edificio sostenibile. “Un edificio sostenibile deve ridurre il consumo di risorse naturali, le emissioni, i rifiuti, gli impatti sugli ecosistemi e, al contempo, massimizzare la qualità e il comfort dell’ambiente interno. Non possiamo più solo parlare di efficientamento energetico, sarebbe limitativo. Ogni opera è un sistema complesso in cui due elementi sono fondamentali: la centralità e la qualità del progetto, e i processi di ingegnerizzazione. In entrambi questi aspetti, il BIM porta valore aggiunto, non solo come strumento ma anche come pensiero e filosofia: il trasferimento dell’informazione e gli strumenti che abilitano la collaborazione sono al cuore dei Protocolli Energetico-Ambientali (Rating System), analizzando i quali emerge la progressione dell’Italia, seconda in Europa e quarta al mondo per numero di edifici. Nel nostro Paese a oggi si contano più di 1.300 edifici già certificati Leed o in via di certificazione”.

 

L’attenzione crescente alla qualità progettuale e realizzativa delle opere in Italia confermata anche da Francesca Federzoni, Vicepresidente OICE: “Come OICE rappresentiamo le società che hanno deciso di approcciarsi al mondo delle costruzioni in modo organizzato e strutturato, ritengo sia questa la chiave del successo per affrontare tematiche complesse come quelle relative alla sostenibilità con un approccio multidisciplinare. L’OICE si batte da anni per sottolineare la centralità del progetto: sebbene tutti gli attori della filiera debbano avere uno spirito collaborativo, è dal committente e dal progettista che parte ogni intervento. Una buona progettazione iniziale non è sempre garanzia di successo, ma sicuramente è una premessa necessaria. In questo contesto, la digitalizzazione e il BIM sono la chiave per progettare meglio; il controllo del dato consente di fornire output più accurati e di affrontare i temi di sostenibilità in fase di progettazione. In questo modo è possibile effettuare un’analisi delle prestazioni energetiche e degli impatti dell’edificio non solo per la fase di costruzione ma durante tutto il ciclo di vita di un’opera, inclusa la manutenzione e lo smaltimento”.

 

La trasformazione digitale del settore è stata poi raccontata attraverso casi concreti: l’evento, infatti, è stata l’occasione per presentare alcuni dei progetti più innovativi premiati al concorso BIM&Digital Award 2022, introdotti da Marcello Balzani (Presidente Associazione Clust-ER Edilizia e Costruzioni, organizzatrice del premio). I progetti sotto i riflettori sono stati: la nuova casa residenza per anziani e centro diurno di Codigoro (FE) realizzata dallo Studio Tecnico Gruppo Marche: il progetto P.A.C.I. 4.0 di automazione delle centrali idroelettriche sviluppato da Sied; le tecnologie digitali da GIS/OpenDATA a openBIM (IFC) dell’Arch. Daniele Ravagni; il progetto di ricerca industriale 7DeGreen firmato Harpaceas; il sistema acquedottistico Nord Milano di Cornaredo (MI) realizzato dal Gruppo Cap.

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