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Bauer presenta le sue innovazioni all'"In-House Exhibition 2023"

21/06/2023

Pubblicato da Ettore Zanatta

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La sede Bauer di Schrobenhausen ha recentemente svolto la funzione di autentica agorà delle fondazioni speciali: in occasione dell'edizione 2023 dell'"In-House Exhibition", infatti, sono state esposte un gran numero di novità, accompagnate da alcuni dei best seller dei differenti marchi che compongono il poliedrico mondo di Bauer Group. 

 

Tra le novità più apprezzate il BE600, un impianto di ultima generazione progettato da Bauer MAT che durante la manifestazione ha raccolto tanto interesse. Spiega Andrea Ruggero, direttore commerciale di Bauer Macchine Italia: “Il BE600 è un impianto di dissabbiamento composto da due BE300 che costituisce il primo impianto di dissabbiamento a doppio stadio containerizzato. All’interno dello stesso ciclo chiuso si ha sia la fase di dissabbiamento che quella di desilterizzazione, che permette la rimozione di tutto il materiale più fino. Questa soluzione fa sì che dall'impianto containerizzato esca un fluido ripulito fino a 30 micron. L’eventuale rimozione dell’argilla, l’ultimo elemento fino che resta, sarà successivamente eliminata con eventuale centrifuga. Notevoli i vantaggi ottenuti con questo impianto: prima di tutto i vasconi sottostanti ai due BE300, avendo rimosso la sabbia e il limo, non necessitano di agitatore; in secondo luogo, non ci sono rilanci intermedi né pompe, perché la doppia fase è in un circuito chiuso, il che presuppone la presenza di un solo tubo che dallo scavo va all’impianto e di due uscite dai vasconi stessi. Tutto ciò si traduce in un'estrema compattezza: quattro container accoppiati a due a due collegati da un vaglio grossolano che funge da collettore. Questa struttura semplifica e rende più economici i trasporti perché offre la possibilità di utilizzare normali bilici, per i quali non servono permessi. Per montare l'intero impianto sono sufficienti solo due persone e 10 ore di lavoro”.

 

Accanto alla perforatrice Bauer BG33H elettrica, già esposta al Bauma 2022 e forse un po' prematura per il mercato italiano, il piazzale di Schrobenhausen ha tenuto a battesimo il BCS185, un nuovo sistema idrofresa allestito su una macchina base cingolata, con antenna scatolare dedicata alla fresa e ottimizzata in ogni sua parte per raggiungere profondità fino a 90 m. “Questa macchina, che al pari dell'impianto MAT è perfetta per il mercato italiano - riprende l'Ing. Ruggero - non solo ha tutte le prestazioni di una normale idrofresa Bauer, ma essendo una macchina dedicata è più economica del 20% rispetto ai sistemi tralicciati standard. Avendo esclusivamente componenti dedicati al sistema fresa risulta meno onerosa a livello di trasporti ed è più semplice e veloce in fase di montaggio e smontaggio. Inoltre, risulta poco ingombrante in cantiere e quindi ideale in caso di spazi confinati”. Sul versante Klemm sono state esposte varie macchine elettrificate e l’ultimo modello per la geotermia, la KR805 3GW, interessante per il mercato europeo. L'impianto MAT e la BCS185 saranno disponibili per il mercato italiano a partire dal 2024 e il BE600 sarà esposto da Bauer Macchine Italia al Geofluid di Piacenza.

 

Ad Aresing, dove'è ubicata la produzione Bauer, è stata allestita un’enorme area-demo dove sono state presentate molte novità, tra le quali la BF15. Spiega l'Ing. Ruggero: “Questa macchina è stata costruita per la realizzazione di colonne in ghiaia fino a 15 m di profondità, presenta l'ago vibrante su slitta e la vibrosostituzione ‘bottom feed’, che prevede l'alimentazione della ghiaia da sotto, direttamente con l’ago direttamente. I 15 m di profondità per questa tipologia di macchine sono un vero record e rappresentano un target interessante per il mercato italiano dove, in genere, non si riescono a fare più di 10-12 m. A livello di diametri la BF15 può affrontare tranquillamente colonne in ghiaia da 500 a 800 mm”.

 

Per quanto concerne le macchine per l'infissione palancole con vibrazione, le RG, è stato presentato un radiocomando che, abbinato con il rinnovato sistema di montaggio macchina, consente all’operatore di assemblare la macchina in modo autonomo e, soprattutto, di controllarla da terra. Questa soluzione permette di operare fronte area di infissione e di gestire il tutto con un semplice radiocomando, fatta eccezione per il collegamento della palancola con le catene. Quindi un solo operatore può gestire l'intero cantiere. Con un occhio attento alla sicurezza, per quanto concerne le macchine da pali è interessante il nuovo Stability Plus: un assistente alla perforazione che, in base ai tubi di rivestimento e al modello di macchina, regola in automatico la rotazione della torretta, assistendo l'operatore in tutte le movimentazioni ed evitando la possibilità di ribaltamento.

 

Molte le novità legate ai diaframmi e alle macchine tralicciate”, riprende l'Ing Ruggero. “Per gli escavatori tralicciati MC abbiamo i nuovi assistenti semiautomatici che permettono di operare una benna meccanica a fune sospesa senza utilizzare i pedali. Ciò semplifica il lavoro dell’operatore, consentendo anche a personale con meno esperienza di utilizzare questa tipologia di macchine con più facilità. Interessante è anche la nuova GB50 con testa ribassata, che offre un ingombro di soli 6 m di altezza in fase di scavo. La macchina è stata presentata con una benna dedicata che presenta lo stesso ingombro sia in apertura che in chiusura. Sempre in tema tralicciati c'è anche il Super Reach dedicato ai pali trivellati: con questo sistema la macchina mantiene il traliccio e gli argani che vengono utilizzati per far salire e scendere l’asta kelly, ma alla base viene montato un telaio aggiuntivo dotato di rotary e di sistema di tirospinta su cilindri, che permette sia l’utilizzo della coppia della rotary sia il sistema di tirospinta. La denominazione Super Reach si deve alla possibilità di eseguire pali con uno sbraccio fino a 13 m dalla cabina, una soluzione interessante in caso di lavori portuali. In queste situazioni è infatti complicato arrivare alla zona di scavo e sovente si utilizzano pontoni, con tutte le problematiche e i costi che ne conseguono. Il Super Reach invece permette di lavorare comodamente dalla cabina”.

 

Bauer ha sviluppato un sistema innovativo, denominato EcoCutter, da applicare al modulo fresa: si tratta di una sezione aggiuntiva, installata tra il corpo della fresa e il basamento con i motoriduttori che, utilizzando una coppia di cilindri espulsori che lavorano perpendicolarmente all’asse della fresa e una coppia di cilindri che lavorano lungo il corpo fresa, permettono l'utilizzo di quattro inserti antiusura seghettati in caso si debba agire con maggiore forza in presenza di rocce o strati particolarmente duri. La soluzione è interessante perché consente non solo di spingere con grande forza, ma anche di tirare, senza il rischio di lasciare l'attrezzatura nel terreno. L'EcoCutter è in fase di test, ma è probabile che sarà disponibile già a partire dai primi mesi del 2024. Inoltre, si tratta di una soluzione appetibile in quanto potrà essere installata anche in post-vendita e su frese non di ultimissima generazione.

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