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Conoscere l’escavatore gommato: il sottocarro

04/07/2024

Pubblicato da Redazione

  • Conoscere l’escavatore gommato: il sottocarro
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Reinterpretazione di successo delle tradizionali versioni gommate, gli escavatori gommati sfruttano tutti i benefici e i vantaggi operativi offerti da u sottocarro su pneumatici in termini di agilità, velocità di traslazione e manovrabilità. Mantenendo al tempo stesso tutte le caratteristiche di robustezza e resistenza richieste a una macchina spessi utilizzata in situazioni impegnative.  

 

La scelta di affiancare alle tradizionali versioni cingolate di una macchina già di per sé versatile come l’escavatore anche un allestimento gommato ha rappresentato una piccola rivoluzione nella rivoluzione. Se da un lato, infatti, i progettisti lavoravano sul miglioramento di caratteristiche e prestazioni della macchina, dall’altro gli sfori dell’industria si sono direzionati verso un obiettivo altrettanto ambizioso: trasferire i vantaggi operativi e la produttività dell’escavatore cingolato anche in ambiti che, per svariati motivi, potevano essergli preclusi. 

L’idea di sfruttare le caratteristiche di agilità, velocità di trasferimento e manovrabilità garantite da una base gommata si è così tradotta in una nuova tipologia di macchine operatrici, il cui carro condivide con le versioni cingolate alcune specifiche costruttive, pur differenziandosi evidentemente per la traslazione su pneumatici, singoli o gemellati a seconda dei modelli e degli allestimenti. I principali parametri costruttivi di riferimento sono in parte equiparabili a quelli degli escavatori cingolati: il passo, la carreggiata, la velocità di traslazione – che nel caso degli escavatori gommati costituisce un ulteriore punto di riferimento prestazionale, nonché uno dei loro punti di forza – e la configurazione geometrica del telaio, che anche nei modelli gommati è realizzata in modo da conferire alla macchina la necessaria resistenza alle sollecitazioni flessionali e torsionali. 

A contraddistinguere la base gommata, oltre alla presenza di assali, trasmissione e impianto frenante evidentemente differenti rispetto alle basi a cingoli, è anche la presenza degli stabilizzatori, necessari a garantire la sicurezza delle operazioni sia in fase di sollevamento che di scavo e controllabili individualmente i modo da consentire il livellamento della macchina anche su terreni in pendenza; elemento ricorrente in entrambe le tipologie è invece la presenza di una lama anteriore di reinterro, che svolge anche la funzione di elemento stabilizzatore longitudinale. 

Anche negli escavatori gommati è presente la ralla quale componente cui è affidato il collegamento fra la base gommata e la piattaforma dell'escavatore. Il suo corretto dimensionamento è fondamentale sotto il profilo dell’affidabilità, in quanto una ralla di grandi dimensioni è meglio in grado di contrastare le sollecitazioni provenienti dall’attrezzatura di lavoro; soluzioni costruttive oggi generalmente diffuse sono l'adozione della ralla a semplice corona di sfere e dentatura interna, così come il sistema di ingranamento corona – pignone in camera di grasso stagna, che consente una lubrificazione ottimale e costante. 

Le caratteristiche che contraddistinguono la base gommata hanno permesso di utilizzare questa tipologia di macchina operatrice anche in ambiti di difficile o sconsigliabile approccio per i modelli cingolati, primi fra tutti i cantieri in ambito urbano, dove la necessità di preservare il fondo stradale rende l’utilizzo di una macchina su pneumatici una soluzione pressoché obbligata. Altrettanto apprezzabile è la velocità di trasferimento su strada di questi mezzi d’opera, che ne consente lo spostamento da un cantiere all’altro senza dover fare ricorso a specifici mezzi di trasporto.

 

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