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Costruzioni, Ance: ripresa rimandata al 2018

27/02/2018

Pubblicato da Redazione

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I dati dell'Osservatorio Congiunturale sull’industria delle costruzioni presentati da Ance dipingono un quadro deludente per il settore. Nonostante le forti aspettative legate alla ripresa, anche nel 2017 c’è stato un ulteriore calo dei livelli produttivi (-0,1%). L’aggiornamento a febbraio 2018 è stato presentato dal Presidente di Ance Gabriele Buia, con il suo vice Rudy Girardi e il Direttore del Centro Studi Ance Flavio Monosilio. Dall’inizio della crisi si è raggiunta una perdita complessiva del 36,5% dei volumi, con 60 miliardi di investimenti in infrastrutture persi nell’arco di dieci anni. A determinare un risultato così negativo è principalmente lo stallo delle opere pubbliche, dalle quali ci si attendeva invece un effetto di traino per il settore. Nonostante le considerevoli misure di rilancio per le infrastrutture messe in campo dal Governo, come l’aumento del +72% degli stanziamenti e il superamento del patto di stabilità interno per favorire gli investimenti da parte degli enti locali, i risultati sono ben lontani da quelli auspicati.

Ance rileva come questi sforzi siano stati "azzerati dall’inefficienza della Pubblica Amministrazione" nelle procedure di spesa. La performance peggiore è quella dei Comuni, i cui investimenti nel 2017 sono scesi del 7,4%, pari a circa 800 milioni. Nel complesso, i lavori pubblici scendono del 3% nel raffronto tra 2016 e 2017 e Ance prevede un calo di 6 miliardi di euro nelle previsioni di spesa per il biennio 2017/18.

"Senza il crollo degli investimenti in costruzioni", sottolinea l'associazione dei costruttori, "l'economia avrebbe potuto crescere in media di mezzo punto di Pil in più all'anno".

Pur in uno scenario di partenza così negativo, Ance prevede che il 2018 possa segnare la svolta per il settore delle costruzioni, nel quale si attende un aumento degli investimenti del 2,4%. A sostenere questa visione è la crescita del comparto della riqualificazione del patrimonio abitativo (+0,5% nel 2017), l’auspicata ripartenza delle opere pubbliche dopo un decennio nero, nonché il consolidamento della ripresa del comparto non residenziale privato e il possibile recupero dei livelli produttivi nella nuova edilizia abitativa.

Gli investimenti in quest’ultimo comparto sono scesi dello 0,7%, mentre la riqualificazione del patrimonio abitativo è cresciuta dallo 0,5%, grazie alla proroga del potenziamento degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edilizie e l'efficienza energetica. Rimane positivo il trend delle compravendite, che nei primi nove mesi del 2017 hanno registrato un aumento del 4,5%. Salgono in maniera rilevante anche i permessi a costruire: +11,7% nel primo semestre dello scorso anno.

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