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Cresce il team, cresce l’azienda

31/03/2017

Pubblicato da Redazione

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Un’esperienza indispensabile come tappa di un percorso di formazione che parte da conoscenze teoriche progettuali e poi si evolve grazie all’esperienza pratica”: è quanto ha affermato Marco Laurini, presidente di Laurini Officine Meccaniche, al termine dell’intensa giornata di formazione nei cantieri di Snam Rete Gas, a Garlasco, in provincia di Pavia.

I lavori, iniziati a settembre 2016, con termine previsto per l’inizio del 2019, riguardano la costruzione del nuovo metanodotto 56 pollici Cervignano-Mortara, lungo circa 30 km, che andrà ad affiancare la vecchia linea 48 pollici, implementando la portata dell’intero gasdotto.

Una grande opportunità per Laurini Officine Meccaniche, un’azienda che crede nella forza delle persone per incrementare le conoscenze dei propri tecnici, al fine di garantire un servizio customizzato e country specific ai clienti. Il team Laurini, composto principalmente da giovani, con un’età media pari a 30 anni, è unito da una filosofia concreta e da una forte passione per il proprio lavoro. Osservare ed imparare sul campo diventa, così, fondamentale per dare vita a concept progettuali versatili e personalizzati secondo le esigenze della committenza e offrire una profonda customer experience che, prima di tutto, tocca da vicino gli stessi creatori delle macchine, motivati da un unico obiettivo: l’eccellenza.

Il team Laurini è stato ospite di Max Streicher Italia, impresa affidataria del progetto, che opera nel Lotto 2 (Mortara - Rognano) che attraversa il Parco del Ticino. Una collaborazione, quella con Max Streicher, che dura da tempo, frutto di una fiducia reciproca instaurata da ormai molti anni, nelle persone dell’AD Giovanni Muriana e del Capo Cantiere Marco Cavalli, che hanno permesso lo svolgersi della visita. Ben cinque erano le macchine Laurini in azione: l’imponente frantumatrice Hammer, che dal ciglio dello scavo gettava il materiale frantumato al suo interno, la frantumatrice radiocomandata Grub, progettata per operare in fondo scavo e creare un letto di posa uniforme, il vaglio Vulcano 2.0, adatto a vagliare il terreno per estrarne la maggior quantità possibile di materiale fine per ricoprire il tubo, il trattore cingolato multifunzione Muletrax 3000, equipaggiato in questo caso come portatubo e il Muletrax 2300, utilizzato come mezzo di supporto indispensabile per le fasi di saldatura dei giunti di collegamento.

Un intervento delicato per il terreno mutevole che, a seconda dei tratti, si presenta argilloso o sabbioso o ghiaioso, reso possibile grazie alle particolari caratteristiche dei macchinari Laurini, in un contesto che prevede anche la tutela della flora e della fauna esistente. Infatti, un articolato sistema di barriere fonoassorbenti ecofriendly, costituite da balle di paglia, è riuscito a ridurre l’impatto ambientale a livello sonoro. “Da sempre facciamo di tutto per dare ai nostri clienti eccellenza innovativa e versatile. Vogliamo essere un partner attivo e propositivo che valuta e conosce a fondo le specifiche e reali necessità di un'azienda in un preciso contesto operativo”, ha dichiarato Laurini. “Questo è il motivo che ci spinge a organizzare visite in cantiere, quasi fossero uscite didattiche, per toccare con mano le soluzioni progettate dai nostri tecnici disegnatori e per comprendere a fondo le reali difficoltà che incontra un macchinario nel suo ambiente di lavoro, oltre ad avere uno scopo motivazionale per il team. L’obiettivo? Prevenire eventuali problematiche, anticipare le richieste di mercato, migliorare sempre i propri prodotti e proporre soluzioni sempre più innovative e assolutamente personalizzate”.

 

 

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