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Gerotto: il pioniere italiano degli escavatori ad aspirazione pneumatica

04/06/2021

Pubblicato da Redazione

  • Gerotto: il pioniere italiano degli escavatori ad aspirazione pneumatica
  • Gerotto: il pioniere italiano degli escavatori ad aspirazione pneumatica

L’azienda Gerotto, dal 1966 attiva nel settore degli scavi e delle infrastrutture, ha nel corso degli anni adottato strumenti e tecnologie sempre più all’avanguardia per potenziare la produttività in cantiere, aumentare la sicurezza e migliorare l’efficienza operativa.

 

Facendo attività di esplorazione delle più innovative tecnologie a livello europeo, nel 2000 ha iniziato a collaborare con l’azienda tedesca RSP GmbH, che dal 1992 brevetta e produce escavatori a risucchio. Da più di 20 anni Gerotto è diventato distributore esclusivo per l’Italia di queste macchine, introducendo per la prima volta nel nostro paese una tecnologia innovativa, versatile e performante. Gerotto è diventato in breve il punto di riferimento italiano per questo tipo di macchine, adoperandosi per implementare soluzioni ad hoc dedicate a specifiche esigenze applicative.

 

L’aspirazione pneumatica sfrutta l’aria come vettore per asportare il materiale, sia esso solido, liquido e melmoso: tramite una doppia turbina, la macchina genera un flusso d’aria fino a 42.000 m3/h e una massima depressione di 55.000 Pa. Grazie a questa potenza gli escavatori sono in grado di risucchiare il materiale fino a 150 m di distanza e per una profondità di massimo 30 m. Il tubo di aspirazione garantisce uno scavo puntuale e in profondità, evitando rotture di tubature esistenti e sottoservizi; inoltre, grazie all’aspirazione in asciutto del materiale si può operare senza imbrattare il manto stradale o le aree limitrofe allo scavo. Una volta aspirato, il materiale viene convogliato all’interno di un cassone – della capienza massima di 8 m3 – equipaggiato con un sistema brevettato di filtrazione dell’aria fino a 0,2 micron per azzerare la dispersione di polveri in ambiente e garantire un contesto di lavoro salubre e sicuro. Il materiale aspirato, infine, può essere stoccato in loco, all’interno di bacini di raccolta, oppure scaricato su cassoni scarrabili. Queste caratteristiche permettono di diminuire la sezione, i tempi e i volumi di scavo e avere un unico mezzo che aspira, carica e trasporta: ciò si traduce in un cantiere più pulito, massima sicurezza e meno operatori impiegati.

 

L’utilizzo dell’aspirazione pneumatica ha nel tempo conquistato sempre nuovi ambiti di applicazione. La possibilità di garantire efficienza, sicurezza, basso impatto ambientale (a livello di polveri) e tempi ridotti di esecuzione dei lavori è un plus soprattutto per cantieri che richiedono alti standard qualitativi e operativi come centri storici, industrie, impianti di stoccaggio. Gli escavatori a risucchio, infatti, sono utilizzati per interventi di prescavo, saggi di localizzazione, scavo di tracce per il posizionamento di tubazioni, blindaggio, scopertura di tubazioni interrate, ma anche aspirazione e bonifica di fanghi e terre contaminate, serbatoi, manutenzioni e pulizia di strade e infrastrutture, impianti industriali e utilities. Il team R&D di Gerotto, inoltre, ha sviluppato negli anni una serie di allestimenti pensati per specifiche esigenze: nasce così la gamma Lavaspyra, dedicata alla pulizia dei manti stradali, la gamma Quadra, che monta una pompa dell’acqua ad alta pressione.

 

La profonda convinzione delle potenzialità della tecnologia di aspirazione pneumatica ha portato l’azienda Gerotto Federico a collaborare, insieme con IATT (Italian Association of Trenchless Technology) e UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione), al documento "Tecnologia di realizzazione delle infrastrutture interrate a basso impatto ambientale - Sistemi ad aspirazione pneumatica", che fornisce una descrizione delle pratiche di aspirazione applicabili in campo industriale e civile. Questo documento è diventato una Prassi UNI che permette a decisori e committenti di conoscere quali sono le indicazioni per la scelta della tecnologia di “aspirazione pneumatica” più corretta, che tenga conto delle prestazioni, delle caratteristiche ambientali, della geologia del sito, delle condizioni tecnico/logistiche e soprattutto della sicurezza. La prassi, che definisce i diversi passaggi del lavoro di aspirazione, riconosce l’enorme importanza delle tecnologie trenchless nel ridurre i disagi socio-ambientali rispetto alle tecniche di scavo tradizionali, nonché la grande flessibilità di utilizzo delle tecniche di risucchio nei più disparati settori industriali, come acciaierie, raffinerie, stabilimenti chimici e petrolchimici, industrie del vetro, cantieri edili, impianti trattamento acque, impianti produzione biogas e molto altro ancora.

 

 

 

 

 

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