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I tecnici bocciano la TAV, Confindustria: "A rischio 50.000 posti di lavoro"

12/02/2019

Pubblicato da Redazione

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Una secca bocciatura per la TAV. E' quanto emerge dalle relazioni pubblicate sul sito del ministero dei Trasporti. L'analisi costi-benefici della Commissione Tecnica evidenzia un saldo negativo di 7/8 miliardi, mentre la relazione tecnico-giuridica parla di circa 4 miliardi di penali in caso di rinuncia, comunque "difficili da quantificare".

Il ministero che fa capo a Danilo Toninelli ha pubblicato le relazioni tecniche relative alla TAV. L'analisi costi-benefici è stata sottoscritta solo da 5 dei 6 tecnici coinvolti nel team coordinato da Marco Ponti: il sesto, Pierluigi Coppola, ha ritenuto che il documento non fosse sottoscrivibile.

Per i restanti membri, i benefici del trasferimento delle merci dal tir al traffico su rotaia non avrebbe effetti significativi sul piano ambientale.

In merito alle conseguenze economiche dell'eventuale rinuncia alla discussa grande opera, si stima un costo variabile da 1,3 a 4,2 miliardi, in base a diverse variabili. Nell'analisi tecnico-giuridica allegata si evidenzia come non sia semplice quantificare tale importo, per via della "variabile costituita dall’esistenza di più soggetti sovrani che dovrebbero inevitabilmente considerare in sede negoziale le rispettive posizioni”.

Inevitabilmente, questo pronunciamento ha suscitato numerose polemiche. Durissimo il commento del Commissario Straordinario per l'Asse Ferroviario Torino-Lione, Paolo Foietta: "Mi riservo di vedere nel dettaglio i numeri, ma dalle prime indicazioni mi sembra che dalla farsa si è passati alla truffa. E' una analisi-truffa realizzata per far quadrare i conti in base a quello che vuole il padrone", denuncia sostenendo che "i costi sono ampiamente gonfiati, mentre c'è una enorme sottovalutazione dei benefici ambientali e sociali".

Altrettanto determinata la risposta di Ponti: "Truffa? Lui prende soldi, io no. Dovrebbe stare zitto". Ma anche Sergio Chiamparino, presidente della Regione Piemonte, ha sollevato dubbi sul responso, dicendo che questa analisi è stata come "affidare a Dracula la sorveglianza sulla banca del sangue".

Il ministro Toninelli ha dichiarato: "I numeri dell'analisi costi benefici sulla TAV sono estremamente negativi, impietosi, ora deciderà il governo", aggiungendo che "la valutazione negativa della Torino-Lione che emerge dall'analisi, voglio dirlo in modo chiaro, non è contro la Ue o contro la Francia. Essa si configura piuttosto come un prezioso elemento di informazione per indicare a tutti gli interlocutori l'opportunità di verificare se esistano impieghi migliori delle risorse che sarebbero destinate al progetto". 

Se le imprese francesi parlano di un'analisi "troppo di parte", ancora più netto è il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia: "L'apertura di quei cantieri a regime determina 50.000 posti di lavoro. Se per il Governo questo basta... a noi come analisi costo-opportunità questo basta in una fase delicata dell'economia in cui va messo al centro l'occupazione, il lavoro. È una grande occasione per dare lavoro a 50mila persone. Io l'analisi l'ho già fatta, ho dato solo un dato e a noi basta".

LEGGI L'ANALISI COSTI-BENEFICI

LEGGI LA RELAZIONE TECNICO-GIURIDICA

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