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Il costruttore di macchine per le costruzioni JCB contribuisce alla ricostruzione di un carro armato della Prima Guerra Mondiale

17/11/2017

Pubblicato da Redazione

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JCB ha aiutato Guy Martin, ex motociclista professionista e oggi noto personaggio televisivo, a realizzare il tributo al ruolo che i carri armati hanno avuto nel cambiare le sorti della Prima Guerra Mondiale.

La storia dell'importanza dei carri armati e la sua trasposizione in chiave moderna sono stati raccontati in un documentario prodotto dal broadcast TV inglese Channel Four intitolato "Guy Martin's WW1 One Tank", che sarà trasmesso domenica 19 novembre alle 20:00. Il presentatore ha pensato di creare una replica del carro armato inglese Mark IV da 30 t per celebrare la battaglia dove questi mezzi sono stati schierati per la prima volta. Per trasformare la sua visione in realtà in tempo per lo speciale anniversario, Martin si è rivolto agli ingegneri e agli operai di JCB, che hanno subito accettato la sfida. I diversi pezzi che compongono il carro armato d'epoca sono quindi stati realizzati presso lo stabilimento JCB Heavy Products di Uttoxeter, per poi essere assemblati a presso l'unità produttiva dell’Headquarter JCB a Rocester.

Il lavoro di squadra ha permesso che il carro armato fosse pronto ed esposto sabato 11 novembre a Cambrai, nella nord della Francia, nella giornata di commemorazione dell’armistizio. È stato in questo luogo, infatti, che 100 anni fa i carri armati Mark IV originali hanno aiutato gli Alleati contribuendo alla rottura del fronte occidentale contro le forze nemiche nella battaglia di Cambrai. A Martin erano stati dati solo cinque mesi per realizzare un’autentica riproduzione del carro armato partendo dagli schizzi; per questo motivo ha chiamato in causa l’esperienza JCB: con un peso di 30 t, una lunghezza di 8 m e una larghezza di 3 m e con 105 CV di potenza questa macchina raggiungeva una velocità massima di 6 km/h.

Martin ha dichiarato: “Quando ho pensato a questa sfida, ho subito compreso che era una richiesta impegnativa e che forse non sarebbe stato possibile realizzarla. È stata un’impresa e JCB è la vera ragione di questo successo: ha costruito la parte principale del carro armato e poi i ragazzi del Museo dei Carri Armati di Norfolk hanno messo insieme la parte del motore e la trasmissione (un motore Rolls Royce a 6 cilindri restaurato, il cambio di un trattore, gli assi di un trattore e i cingoli di un escavatore), ma la tecnologia e il know-how di JCB sono stati fondamentali. Non è stato un lavoro di restauro o di modifica; abbiamo costruita da zero una replica esatta di un carro armato Mark IV Fosters”.

Lavorando sulla base di disegni 3D elaborati per un modellino in scala, i dipendenti JCB hanno utilizzato le nuove tecnologie di progettazione e le tecniche di produzione più all’avanguardia per ricreare il telaio della macchina storica in otto settimane. L’ingegnere capo Martyn Molsom ha dichiarato: "Il carro armato Mark IV è un esempio della grande produzione britannica e questo è uno dei motivi per cui abbiamo voluto partecipare al progetto. La replica di quell'innovazione in poche settimane era un compito enorme, ma le tecniche e le attrezzature moderne ci hanno reso il lavoro molto più facile rispetto a quello che sarebbe stato in quei tempi. È stato un progetto affascinante in cui essere coinvolto sia dal punto di vista dell’ingegneria che per il grande valore storico di questo carro armato. Siamo felici di aver partecipato alla sua realizzazione; credo che nessun’altra azienda in Gran Bretagna sarebbe stata in grado di consegnare la commessa in tempi così brevi e sono felice che siamo riusciti a farlo così bene". 

La replica del carro armato tornerà nel Regno Unito per essere esposto al Museo di Norfolk, dove sarà il pezzo forte di un’esposizione sulla Prima Guerra Mondiale, oltre a essere un omaggio e una celebrazione del coraggio dei militari che hanno perso la vita nel conflitto.

 

 

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