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Il "cuore operativo" di Marangoni

24/09/2017

Pubblicato da Redazione

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Lo stabilimento di Rovereto sempre più nel “cuore” – operativo, strategico – del Gruppo Marangoni.

Dopo la recente nomina di Martin Kalagin a nuovo responsabile del Central Technical Service dell'unità di business Retreading Systems, un’ulteriore conferma viene dal meeting che la stessa unità di business ha organizzato nei giorni scorsi proprio a Rovereto. L'incontro, che ha cadenza periodica e che serve per fare il punto sulle ultime novità e sulle strategie commerciali, ha visto la presenza a Rovereto dei più importanti responsabili e dirigenti delle sedi europee di Marangoni.

Quest’incontro – spiega l'amministratore delegato del Gruppo, Dino Maggioni – avviene a Rovereto, nella sede dell’headquarter, per consentire il contatto e la discussione tra le funzioni corporate, la ricerca e sviluppo centrale e le forze di vendita che Marangoni nella regione Europa, Middle East e Africa per lo sviluppo delle strategie commerciali nei mercati internazionali”.

Nell'ambito della “due giorni” di lavoro sono stati consegnati speciali attestati a quattro dipendenti “storici” dell'azienda: Roberto Santorum e Mike Carter, da 40 anni alla Marangoni; Luciano Meta, in azienda da 30 anni; Christian Asmuth, in Marangoni da 25 anni. Con l'occasione è stato anche festeggiato il congedo di Giuseppe Ferrari, che a inizio anno ha passato il testimone a Christoph Frost alla direzione della Ricostruzione indiretta EMEA.

Significativamente, proprio in questi giorni si sono registrate anche due importanti nomine: Gianluca Merlo, oltre alla direzione dello stabilimento di Rovereto, assume la responsabilità di Operations Italia, con la direzione dunque anche del sito di Ferentino; alla direzione delle Risorse umane di tutto il Gruppo è stato chiamato Michele Bergese.

Questo Gruppo ha la fortuna, da una parte, di contare sulla grande esperienza e professionalità di persone che hanno trascorso la loro vita lavorativa per Marangoni e, dall'altra, di fare leva sull'entusiasmo e la freschezza di nuove generazioni di manager a costruire la Marangoni del futuro”, ha commentato Maggioni.

 

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