Notizie \ Movimento Terra \ Macchine per le costruzioni: il mercato Italia è in lockdown!

Macchine per le costruzioni: il mercato Italia è in lockdown!

15/10/2020

Pubblicato da Redazione

  • Macchine per le costruzioni: il mercato Italia è in lockdown!
  • Macchine per le costruzioni: il mercato Italia è in lockdown!
  • Macchine per le costruzioni: il mercato Italia è in lockdown!
  • Macchine per le costruzioni: il mercato Italia è in lockdown!
  • Macchine per le costruzioni: il mercato Italia è in lockdown!

Il Covid-19 non risparmia il settore delle macchine per costruzioni. A causa delle misure imposte dal lockdown, da gennaio a giugno, il mercato italiano dei mezzi da cantiere e per l’edilizia ha registrato una contrazione complessiva del 20%. E non va meglio nel resto del mondo, con le vendite tornate ai livelli del 2017. 

 

Lo certificano i dati elaborati da Unacea (Unione italiana macchine per costruzioni) e Cer (Centro Europa ricerche), presentati ier a Veronafiere nel corso della 7ª edizione del Samoter Day, tappa di avvicinamento al 31° Samoter, il Salone internazionale dedicato alle macchine per costruzioni, in programma dal 3 al 7 marzo 2021. 

 

Si tratta di numeri in linea con la caduta del prodotto mondiale causata dalla pandemia, ma si potrebbe già intravedere la luce in fondo al tunnel. Lo conferma lo studio Unacea-Cer: il settore, in Italia, vedrà una ripresa nel secondo semestre, contenendo le perdite e chiudendo il 2020, nello scenario più ottimistico, a quota -8,7%, pari a 1.414 macchine movimento terra vendute in meno. Simili le prospettive dei sollevatori telescopici (-9,7%) e delle macchine per il calcestruzzo (-10%), mentre le stradali potrebbero avere una riduzione di appena il 2,7%.

 

La sintesi previsionale Unacea-Cer calcola anche uno scenario peggiorativo in cui nuovi shock porterebbero i cali rispettivamente al -27,8% per le macchine movimento terra, al -23,4% per i sollevatori telescopici, al -22,8% per le macchine per il calcestruzzo e al -18,3% per quelle stradali. Intanto, nel Paese, da luglio si sarebbe già tornati in una fase di espansione, grazie alla fine del lockdown e all’azione stabilizzatrice messa in campo dalle politiche economiche. E la normalizzazione dovrebbe arrivare nel 2021. Buone notizie per una filiera che vale a livello nazionale oltre 3,5 miliardi di euro e che nel 2019 ha visto una crescita a doppia cifra sull’anno precedente (+16,9%), con un totale di oltre 19.500 unità vendute. 

 

Al Samoter Day è stato presentato anche il documento di posizione “Macchine per costruzioni: una componente strategica dell’economia circolare”, nel quale Unacea riassume una serie di proposte di carattere ambientale riguardanti il ruolo delle macchine nei bandi di gara e il contributo che le attrezzature per la demolizione e il riciclo possono offrire nel ridurre i rifiuti in edilizia. 

 

Nel 2021, Samoter sarà l’occasione per le case costruttrici e le imprese di capitalizzare la ripresa: la rassegna targata Veronafiere si terrà insieme alla 9ª edizione di Asphaltica, il salone di Siteb (Associazione italiana bitume asfalto strade) sul comparto del bitume e delle infrastrutture stradali e, per la prima volta, a LETExpo, manifestazione su trasporti, logistica e intermodalità sostenibile, organizzata da Alis (Associazione logistica dell'intermodalità sostenibile). 

 

"Veronafiere con Samoter ha fatto la propria parte per sostenere e promuovere il mondo dell’edilizia e del movimento terra - commenta Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere - e continuerà a farlo anche ora, insieme ad aziende, partner e stakeholder per rispondere alle nuove sfide imposte dal Covid-19. Stiamo sviluppando per il 2021 una rassegna che coniugherà la massima sicurezza con le esigenze di business, innovazione e internazionalità delle imprese, con un format integrato dove l’online supporterà la fiera fisica tradizionale, creando nuove opportunità". 

 

"Il settore delle macchine per costruzioni sta attraversando un momento inedito", aggiunge Mirco Risi, presidente di Unacea. "Abbiamo dato prova di grande resilienza e dinamismo. Ora se grazie al Recovery plan arrivasse un segnale di valorizzazione delle tecnologie d’avanguardia, capaci di far fare un salto d’efficienza, sicurezza e compatibilità ambientale, sarebbe un investimento nel futuro di tutto il Paese". 

 

Maggiori approfondimenti su OnSite di Ottobre.

Condividi ora