Macchine per le costruzioni: un anno di consolidamento dopo il boom del 2023
03/05/2024
Pubblicato da Redazione
Qual è lo stato di salute del mercato delle macchine per la cantieristica? Hanno fatto il punto Unacea e Cer diffondendo i dati di stima per il 2024 nell’ambito del recente SaMoTer Day, occasione per presentare anche la prossima edizione del salone veronese.
Il rapporto previsionale per il 2024 sull’andamento del settore macchine per costruzione elaborato da Unacea (Unione nazionale macchine per costruzioni) e da CER (Centro Europa Ricerche) indica un trend in flessione in alcuni dei segmenti del settore, che per l’anno in corso potrebbe seguire un rallentamento fisiologico del ciclo delle costruzioni, che resta comunque nel complesso robusto.
Sono alcuni dei dati emersi nel corso del SaMoTer Day, uno degli appuntamenti organizzati in vista della 32ª edizione del Salone internazionale sulle macchine per costruzioni, in programma dal 6 al 9 maggio 2026.
Macchine per costruzioni: le stime 2024
A livello macroeconomico il 2024 registra tendenze globali in parte contrastanti, descritte da Stefano Fantacone, direttore scientifico del CER. “Le prospettive di crescita dell’economia globale sono previste in crescita nel biennio 2024-25, anche se restano comunque deboli e con tensioni internazionali che generano incertezza, dalla guerra in Ucraina alla situazione nel Mar Rosso, fino alla competizione economica fra Cina e India nel quadrante asiatico e al rallentamento della Germania. Allo stesso tempo in Italia il Pil dovrebbe crescere dello 0,9% nel 2024, che è una crescita contenuta, ma pur sempre superiore al dato medio pre-Covid”.
Anche il sentiment relativo alla fiducia delle imprese di costruzioni, per quanto in calo rispetto al 2023 (da 105,9% a 105%), resta alto, complici le prospettive della staffetta fra Superbonus e Pnrr, il Programma nazionale di ripresa e resilienza, che nel prossimo biennio (2025-2026) dovrebbe registrare un’accelerazione molto marcata, contribuendo al rilancio del settore.
Se il 2023 per le macchine per costruzioni è stato un anno di leggera flessione rispetto all’anno precedente (-3,1%, ma il dato potrebbe essere complessivamente rivisto in ottica meno negativa), si è collocato comunque su livelli più elevati del 47% rispetto ai volumi di cinque anni prima, pari a 9.000 macchine in più.
Molto positivi nel 2023 i risultati per macchine stradali (+31,9%) e macchine in calcestruzzo (8,3 %). Aumento delle vendite anche per i sollevatori telescopici, che hanno messo a segno un +1,8 %. Fra le macchine movimentazione terra (-5,3%), performance lusinghiere per apripista (+53%), minipale compatte (+15,6%) e dumper (+10%), mentre segnano contrazioni rilevanti terne (-20,9%), pale gommate (-12,2%) ed escavatori cingolati (-9%).
Il 2024 sarà quindi un anno di consolidamento con un rallentamento, con una previsione del CER che colloca la dimensione di equilibrio delle vendite fra le 27.500 e le 28.000 unità.
Più in dettaglio, le macchine per costruzione dovrebbero sfiorare le 27.300 unità (-4,9% sul 2023; nel 2022 ne furono vendute 29.613), mentre le macchine movimentazione terra dovrebbero nel 2024 avvicinarsi a 22.700 unità vendute. Giù le vendite dei telescopici a 2.763 unità (-4,8% sul 2023), le macchine stradali (-10,4% sull’anno precedente) e le macchine per calcestruzzo (-3,6% sul 2023).
La sostenibilità spinge gli investimenti
Il fattore sostenibilità sarà uno dei driver dell’innovazione e una spinta agli investimenti in futuro. Sotto la lente, infatti, anche se solo per categorie ben definite di prodotti di piccole e medie dimensioni in uso nelle grandi città e prevalentemente in aree dove la sensibilità green è più sentita (Ue e Nord Europa), lo sviluppo di motori elettrici per limitare l’impatto ambientale, ma anche di soluzioni tecnologiche per limitare le emissioni di CO2.
Sullo sfondo, tuttavia, restano alcuni elementi di incertezza, dai tassi di interesse alle Zes (Zone Economiche Speciali) delineate per il Centro-Sud dell’Italia fino all’allungamento dei tempi di consegna per fattori esogeni e connessi alle tensioni geopolitiche internazionali.
Non mancano, però, segnali di fiducia. Da tre anni la produzione di materiali bituminosi in Italia si assesta fra i 30 e i 35 milioni di tonnellate, vicino cioè ai 40 milioni di tonnellate, vale a dire il livello pre-crisi del 2008.
Riguardo all’ultimo dato disponibile Istat elaborato da Unacea e CER, le esportazioni dei dodici mesi del 2023 hanno superato i 3,5 miliardi di euro, con una crescita del 13,7% rispetto al 2022. In crescita del 9% anche le importazioni, con 2,3 miliardi di euro. La bilancia commerciale continua in attivo con 1,2 miliardi di euro e una crescita del 23,5%
Transizione green e sicurezza, il caso di Autobrennero
La transizione passa anche per nuovi modi di intervenire e aprire cantieri sulle strade, come hanno dimostrato gli interventi della vicepresidente di Autobrennero, Alessia Rotta, e dell’Ing. Carlo Costa, direttore tecnico generale di Autobrennero.
Alla luce delle sempre maggiori potenze erogate dalle automobili, l’incidentalità e la sicurezza e il comfort di guida sono strettamente legate alla tipologia e condizioni della pavimentazione.
L’applicazione di misurazioni scientifiche e approcci ingegneristici sono alla base di un comportamento vincente da adottare nei confronti della corretta gestione della pavimentazione e consentono di migliorare viabilità e sicurezza stradale, coinvolgendo direttamente i territori di attraversamento della principale arteria autostradale che collega l’Italia ad Austria e Germania.
Oggi ci sono diverse novità in ambito autostradale nella stesa delle pavimentazioni bituminose. Per esempio, Autostrada del Brennero ha recentemente avviato in via sperimentale l’uso di uno specifico additivo (di tipo organico o di tipo chimico) per la gestione delle temperature di produzione dei conglomerati bituminosi, che consente di abbassare la temperatura di produzione e di stesa. Il il conglomerato additivato può così essere steso e compattato a temperature che variano tra i 90°C e i 120°C, abbattendo i fumi che fuoriescono dal bitume caldo e apportando importanti risparmi energetici. Nel 2023, poi, Autostrada del Brennero per proteggere la mano di attacco ha introdotto l’utilizzo di latte di calce in sostituzione del filler (additivo minerale) e graniglia per evitare l’incollaggio degli pneumatici (o dei cingoli) alla mano d’attacco o alla membrana impermeabilizzante e l’asportazione della stessa.
A causa dell’elevata volatilità della polvere di filler l’utilizzo del latte di calce garantisce un miglioramento delle condizioni ambientali sia per le maestranze di cantiere che per gli utenti autostradali. Infine, poiché realizzare cantieri autostradali per il rifacimento della pavimentazione attraverso organizzazioni tradizionali prevede la chiusura di carreggiata, A22 ha previsto modelli di gestone che garantiscono il maggior numero possibile di corsie aperte al traffico durante i lavori, garantendo nel contempo la sicurezza degli operatori in cantiere. L’obiettivo è intervenire sul degrado del manto stradale prima che giunga a livelli di potenziale pericolo: le componenti delle strade sono tutte misurabili. La diagnostica, attraverso la misura di diversi parametri, permette di valutare lo stato della pavimentazione e di tutte le altre componenti di una strada.
Il monitoraggio rappresenta un punto fondamentale dell’efficienza nel tempo del nuovo manto bituminoso Drenante Fonoassorbente Speciale.
Paving, cantieri e innovazione: il progetto InfraRob
A proposito di manutenzione stradale e pavimentazione, il SaMoTer Day è stata anche l’occasione per illustrare lo stato di avanzamento del progetto europeo InfraRob, che vede impegnati 18 partner provenienti da otto Paesi europei e coordinati dall’Università di Vigo (Spagna), con un budget di 5 milioni di euro e una durata complessiva di 42 mesi (fino al 2025). “Gli studi dell’area tecnologica puntano ad automatizzare e rendere autonomi i processi di asfaltatura, con l’obiettivo di ridurre del 50% gli incidenti mortali dovuti alla manutenzione stradale e del 20% le interruzioni di traffico nelle fasi manutentive delle infrastrutture viabilistiche”, ha specificato Riccardo Viaggi, segretario generale del Cece (Committee for European Construction Equipment).
Appuntamento a SaMoTer 2026
SaMoTer è la manifestazione italiana di riferimento per il settore delle macchine per il cantiere e l’edilizia. La prossima edizione (6-9 maggio 2026 a VeronaFiere), la 32esima, introdurrà delle importanti novità nel solco di linee guida consolidate e che coniugano business, innovazione, internazionalità e formazione. Ci sarà una vera e propria Academy, finalizzata alla formazione tecnica di alta qualità, creando un primo percorso scolastico che vogliono sviluppare nuove competenze. Anche la logistica rappresenterà un elemento di innovazione per SaMoTer, grazie a focus specifici nel settore del trasporto su gomma, che avrà un’area espositiva dedicata. Confermato il SaMoTer Lab, luogo di collaborazione fra istituzioni e imprese all’insegna dell’innovazione, e il Cantiere Digitale, dove si possono vedere all’opera macchine 4.0 e tecnologie di digital control.
Fra le novità, anche la rassegna Paving Show, il nuovo evento sulle pavimentazioni stradali, che avrà un’anteprima il 12 e 13 marzo 2025 sotto forma di mostra-convegno al centro congressi di Veronafiere.
I numeri del 2023
Macchine stradali: +31,9%
Macchine per calcestruzzo: +8,3%
Sollevatori telescopici: +1,8%
Macchine Movimentazione Terra: -5,3%
Fra le macchine movimento terra:
- +53% Apripista
- +15,6% Mini pale compatte
- +10% Dumper
- -20,9% Terne
- -12,2% Pale gommate
- -9% Escavatori cingolati
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