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Messa in sicurezza a Gravina in Puglia con Bobcat

10/06/2024

Pubblicato da Ettore Zanatta

  • Messa in sicurezza a Gravina in Puglia con Bobcat
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La Città Metropolitana di Bari ha dato il via alla prima fase di un progetto di rigenerazione urbana di uno dei quartieri storici di Gravina in Puglia, orientato alla messa in sicurezza degli edifici pericolanti e alla riqualificazione delle aree pubbliche. In considerazione dell’impossibilità di accedere direttamente al quartiere l’utilizzo di sollevatore rotativo telescopico Bobcat TR60.250 è stato fondamentale per movimentare la merce da una posizione sopraelevata direttamente nelle aree di interesse.

 

Il rione Piaggio è in assoluto il più antico di Gravina in Puglia, comune in provincia di Bari che ospita il parco nazionale dell’Alta Murgia e che prende il nome dalle omonime gravine, ovvero profondi solchi simili a canyon scavati dalle piogge nelle rocce calcaree. Un quartiere affacciato a strapiombo sul torrente Gravina che, pur caratterizzandosi per un elevato valore paesaggistico e per una straordinaria bellezza, da qualche decennio è inabitato, completamente abbandonato al degrado e alla mercé di rifiuti, erbacce e sporcizia. Gran parte del rione è inaccessibile, con le coperture che sono crollate e intere facciate che si sono distaccate dai corpi di fabbrica, mentre le strutture non ancora soggette a crolli sono pieni di lesioni e fratture. Non è un caso che da poco meno di un anno, complice la forte necessità di un’azione di recupero orientata a ripristinarne la piena accessibilità e la fruizione del luogo, abbia preso il via un importante progetto di rigenerazione urbana interessato da due finanziamenti della Città Metropolitana di Bari (2 milioni e 700.000 euro) e di Regione Puglia (515.000 euro), caratterizzato da diverse fasi. La prima, denominata Accessibilità e fruizione de “la Gravina” e tuttora in atto, prevede la messa in sicurezza degli edifici pericolanti e la riqualificazione delle aree pubbliche, con la ripavimentazione delle strade e la realizzazione di arredi urbani, il rifacimento della pubblica illuminazione, la costruzione di nuove condotte idriche e di un impianto di raccolta, trattamento e riutilizzo delle acque piovane. Dopo le operazioni di messa in sicurezza si darà avvio alla seconda fase dell’intervento, che prevede il “Potenziamento dell’impianto di risalita attraverso il recupero e il riutilizzo delle acque reflue del Rione Piaggio”, ovvero l’adeguamento della rete fognaria esistente con la sostituzione dei tronchi fognari e la realizzazione di un nuovo impianto di sollevamento dei reflui che si connetterà alla rete fognaria di superficie.

 

Una riqualificazione a 360° 

Questo intervento nasce dall’esigenza di ‘rianimare’ il centro antico di Gravina, facilitando l’accesso al rione Piaggio in modo che possa tornare a soddisfare i requisiti di accessibilità, riconoscibilità, emozionalità e benessere, che concorrono a determinare la qualità di uno spazio urbano. Un recupero altamente simbolico, ma anche un’opportunità per l’intero territorio, grazie a una progettualità che non dovrà cancellare la memoria del luogo e la sua storia, sovrascrivendola con un intervento asettico, ma che dovrà saper raccontare e mettere in mostra l’insieme dei valori che contraddistingue il Rione Piaggio. 

Le imprese coinvolte sono intervenute sul rifacimento e sul restauro del basolato del manto stradale e calpestabile, senza tralasciare nel contempo gli interventi sulle infrastrutture come l’impianto di illuminazione pubblica e quello della rete gas, oltre alla realizzazione di un nuovo sistema di trattamento delle acque meteoriche. In aggiunta sono stati previsti lavori di messa in sicurezza e valorizzazione di alcuni manufatti a ridosso della gravina e saranno realizzati spazi comuni di socialità attraverso la riqualificazione dell’affaccio sulla gravina stessa e di alcune piazze anche attraverso il posizionamento di arredo urbano. Al termine dell’intervento, che dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno, il Rione Piaggio di Gravina in Puglia diventerà un “Gateway”, ovvero una porta di accesso fisica all’ecomuseo dell’abitare (aree archeologiche e complessi rupestri), ai suoi sentieri naturalistici e al patrimonio rurale. Un luogo da dove poter fruire e conoscere il notevole patrimonio identitario, culturale e immateriale, mediante l’uso di nuove tecnologie (wifi, totem interattivi, app). Un “luogo dell’abitare” vissuto tra tradizione e innovazione, un “aggregatore”, ovvero un luogo di connessione e condivisione, un grande spazio pubblico formato da una serie di piazzette e slarghi con sedute, rastrelliere, wi-fi, spazio per spettacoli all’aperto, Giardino di Pietra (Orto urbano) e Belvedere.

 

Protagonista rotativo

Complice la particolare conformazione del territorio e la conseguente impossibilità di accedere direttamente all’area interessata dall’intervento di riqualificazione si è qui optato per l’utilizzo di un sollevatore telescopico rotativo Bobcat TR60.250, posizionato nei pressi dell’ingresso della vecchia Cattedrale Belvedere, per poter procedere alla movimentazione dei materiali necessari negli spazi sottostanti. I lavori si sono svolti in un centro storico completamente inaccessibile a qualsiasi tipo di macchina, così come sarebbe stato impensabile, in un contesto così particolare, pianificare l’installazione di una gru per consentire le operazioni di movimentazione. Grazie al sollevatore telescopico Bobcat si è riusciti a utilizzare il piccolo piazzale antistante la chiesa, posizionato circa 20 m sopra il quartiere interessato dalle lavorazioni, sfruttando le peculiarità in termini di sbraccio della macchina per poter far scendere i vari materiali verso il basso in totale sicurezza. Il TR60.250 fa parte della gamma di sollevatori telescopici rotativi Bobcat che ridefinisce l’efficienza nella movimentazione dei materiali grazie al suo design “3 in 1” (in grado di combinare le potenzialità di un telescopico, di una piattaforma di lavoro aereo e di una gru fuoristrada) e che si compone di 10 diversi modelli con altezze di sollevamento da 18 a 39 m e capacità di sollevamento da 4 a 7 t. “Caratterizzato da una tecnologia all’avanguardia, in linea con il tema della ‘reinvenzione’ alla base della filosofia ‘Next is Now’ di Bocat, il sollevatore telescopico rotativo TR60.250 offre prestazioni migliorate e può essere considerato uno strumento eccellente per affrontare anche i più complessi lavori di movimentazione in cantiere, come ad esempio quelli relativi al caso specifico di Gravina in Puglia”, spiega Marcello Masi di Caldarola, il concessionario Bobcat per la regione Puglia che ci ha accompagnato in questo cantiere estremamente suggestivo. “Il sollevatore vanta un’altezza di sollevamento fino a 25 m e uno sbraccio in avanti di 21,2 m, una velocità di traslazione massima di 40 km/h che permette all’operatore di spostarsi facilmente tra un cantiere e un altro, quattro stabilizzatori per lavorare saldamente ancorati e una rotazione a 360° della torretta che dà la possibilità di movimentare carichi in qualunque punto dell’area di lavoro senza bisogno di spostare la macchina. Non solo: come per tutti i prodotti Bobcat, anche nei nuovi sollevatori telescopici rotativi il comfort dell’operatore assume una valenza fondamentale. L’innovativo design brevettato della cabina consente di lavorare in sicurezza in cantiere in quanto offre un ambiente completamente pressurizzato, una filtrazione dell’aria al 100%, riscaldamento e aria condizionata, finestrini ampi per una visibilità ottimale, certificazione ROPS/FOPS, piantone dello sterzo facilmente regolabile e comodo sedile, anch’esso completamente regolabile”.

 

L’importanza degli accessori

Sul sollevatore telescopico rotativo TR60.250 in questo caso, ma in generale su tutti i 10 modelli che compongono la linea, gli accessori si rivelano importanti quasi quanto la macchina stessa. L’ampio ventaglio di oltre 20 accessori, come ad esempio forche (in dotazione di serie), falconi, verricelli o falconi con verricello, piattaforme di lavoro aereo e benne, garantiscono un lavoro in altezza versatile, efficiente, comodo e sicuro. Grazie alla tecnologia RFID tutti gli accessori vengono riconosciuti automaticamente dalla macchina, in modo che possa essere pronta a lavorare in completa sicurezza in pochi secondi. Sul display “touchscreen” è visualizzata una tabella di carico dinamica che permette all’operatore di controllare il baricentro del carico. La maggior parte dei nuovi sollevatori telescopici rotativi Bobcat è dotata di un radiocomando per azionare la macchina sia dal cestello porta-persone in posizione elevata che da remoto, per migliorare la visibilità e la precisione sul lavoro.

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