Nuovo stadio San Siro: è "derby" tra i due progetti finalisti

Dopo lunghe discussioni e alcune anticipazioni, oggi a Milano sono stati presentati i due progetti selezionati da Inter e Milan per il nuovo stadio di San Siro.

Come ribadito dall’a.d. nerazzurro Antonello e dal presidente rossonero Scaroni, le due società hanno scartato l’ipotesi di una riqualificazione dello stadio esistente, sostenendo che il Meazza ha “fatto il suo tempo” e non è più adatto alle esigenze del calcio moderno.

Si è quindi optato per un masterplan da 1,2 miliardi di euro, che prevede l’edificazione di un nuovo impianto nella stessa area del San Siro attuale, destinato all’abbattimento.

Su questo punto è imprescindibile l’assenso del Comune di Milano, proprietario dell’attuale impianto: il Sindaco Sala si è più volte espresso a favore di un adeguamento dello stadio esistente, ma ora la parola passa al Consiglio. Entro il 10 ottobre è attesa la risposta sulla dichiarazione di pubblica utilità del progetto.

A quel punto le società committenti sceglieranno tra i due progetti finalisti: la “Cattedrale” dello studio americano Populous o “gli Anelli di Milano” del consorzio italoamericano Manica-Cmr Sportium.

La “Cattedrale” di Populous si ispira nel design al Duomo e alla Galleria Vittorio Emanuele. Le tribune porteranno i tifosi ancora più vicini al campo da gioco, in un ambiente caratterizzato da una facciata in vetro che, a seconda della squadra che giocherà in casa, muterà di colore.

“Gli Anelli” di Manica-Cmr Sportium invece simboleggiano l’unione tra due squadre storicamente rivali sul campo, ma che in questa avventura hanno unito le forze. Un particolare curioso è rappresentato dai 16.000 volti di tifosi che verranno riprodotti sulla facciata dell’impianto. Lo scopo dichiarato dai progettisti è “rivitalizzare e trasformare l'area di San Siro in un distretto verde dedicato all'intrattenimento e attivo tutto l'anno”.

Per maggiori informazioni sui progetti si può consultare il sito https://www.nuovostadiomilano.com dove è anche possibile esprimere la propria preferenza.

Ma ora la palla passa al Comune di Milano.