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Riduzione dell'impatto ambientale nello stabilimento Berco di Copparo

07/10/2021

Pubblicato da Redazione

  • Riduzione dell'impatto ambientale nello stabilimento Berco di Copparo
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Berco ha intrapreso nello stabilimento di Copparo un importante percorso volto alla riduzione dell'impatto ambientale della sua produzione, con investimenti già attuati o pianificati lungo una "road-map" di tre anni. 

 

Il progetto - commenta Andrea Marigo, Head of Integrated Management System Industry Europe di Berco è partito da un'analisi approfondita dei consumi di energia elettrica, di acqua e di gas e sviluppato di pari passo, in quanto strettamente connesso, al percorso di Lean Manufacturing, intrapreso tre anni fa nello stabilimento di Copparo e volto all'efficienza produttiva, eliminando gli sprechi e portando valore al mercato. L'approccio adottato dal team Berco dedicato al progetto di riduzione dell'impatto ambientale è radicale, in quanto ha abbracciato tutte le possibili fonti di spreco energetico, con l'adozione di scelte non marginali ma di profondo cambiamento, che già si concretizzeranno a partire da quest'inverno, fino al parallelo compimento della trasformazione Lean dello stabilimento”. 

 

Il team si è subito focalizzato sulla riduzione dei consumi energetici dei macchinari presenti nelle linee produttive di Copparo. A tal fine, è stato analizzato il reale utilizzo di ogni macchinario con relative prestazioni. Sono stati così smantellati quelli ormai obsoleti, energivori e, ove necessario, sostituiti con nuove attrezzature a minor impatto sui consumi. Per le attrezzature ritenute ancora valide, il team ha optato poi per motori più efficienti. L'obiettivo di riduzione dei consumi ha riguardato e coinvolgerà in futuro non solo le linee produttive, ma anche gli impianti di riscaldamento, la distribuzione della potenza elettrica, la distribuzione dell'aria compressa, gli impianti di raffreddamento, con acqua, delle linee per i trattamenti e lo stampaggio dei materiali. Per la riduzione del consumo di gas naturale sia per uso produttivo sia per il riscaldamento (il riscaldamento è sia a gas sia a energia elettrica) dell'intero complesso di Copparo, il team ha optato per la sostituzione dell'unica centrale termica da 20 MW dotata di bruciatori ormai datati con una serie di centrali termiche moderne e delocalizzate, destinate ai singoli reparti, in un approccio modulare e flessibile che tiene conto anche dei diversi carichi di lavoro delle singole linee produttive. Il nuovo sistema di riscaldamento modulare sarà attivato nei prossimi mesi, a partire dalla stagione invernale, e il team stima, per il primo anno di attività, una riduzione del 13% del consumo di gas, con una conseguente riduzione della CO2 emessa in atmosfera stimata in 2.500 t/anno. 

 

La produzione e distribuzione di aria compressa, molto utilizzata in diverse fasi produttive all'interno di Copparo, ha da sempre rappresentato un processo particolarmente energivoro in termini di kW/h. Anche in questo caso, la parola d'ordine è decentralizzazione: l'imponente impianto con compressori centralizzati viene sostituito da compressori posti nelle varie aree produttive, con linee di distribuzione gestite a livello locale che assicurano minori perdite di aria. I compressori sono già stati spostati, mentre le nuove linee di distribuzione saranno finalizzate man mano che verranno definiti i nuovi layout produttivi, sempre di pari passo con il percorso di Lean Manufacturing. Il team stima un risparmio su base annua di circa il 2,5% rispetto al consumo medio degli ultimi tre anni. 

 

Berco consuma molta potenza elettrica, impiegata soprattutto per l'alimentazione dei forni a induzione e per gli impianti destinati alle lavorazioni meccaniche. Attualmente la distribuzione è centralizzata, con un progetto che prevede, anche in questo caso, un approccio modulare e localizzato. La decentralizzazione, che già di per sé assicura una maggiore efficienza, garantisce d'altra parte un migliore utilizzo dell'energia in funzione delle esigenze dei singoli reparti, rendendoli maggiormente autonomi nella gestione. Il team dedicato al progetto di riduzione dei consumi e del relativo impatto ambientale sta anche valutando il possibile utilizzo di pannelli fotovoltaici, che andrebbero a coprire parte del fabbisogno energetico, da installare in un'area al momento non utilizzata all'interno dello stabilimento. 

 

L'attuale consumo di acqua dello stabilimento di Copparo è di circa 300.000 m3/anno, destinati maggiormente ai circuiti di raffreddamento degli impianti, ma anche utilizzati per alcuni processi produttivi. Si tratta di acqua non potabile, prelevata direttamente dal fiume Po, poi sottoposta a processi di filtrazione e disinfezione specifici per renderla idonea all'utilizzo in fabbrica. Attualmente i circuiti di raffreddamento sono chiusi e realizzati con torri evaporative, che raffreddano l'acqua tramite lo scambio termico con l'aria circostante, prima di rimetterla in circolo. Anche in questo caso i circuiti saranno oggetto di interventi futuri e alcuni studi sono già in fase avanzata per valutare importanti interventi in modo da avere nel prossimo futuro impianti decentralizzati, da un lato meno energivori, dall'altro in grado di ridurre la dispersione dell'acqua tramite evaporazione - quindi minor quantità di acqua da integrare nell'impianto - grazie a nuove configurazioni delle torri. Oltre al progetto legato alla riduzione dei consumi, Berco, da sempre molto attenta al rispetto delle normative relative alla gestione dei rifiuti industriali, si è fortemente impegnata negli ultimi anni per garantire il maggior recupero possibile dell'acciaio impiegato. L'obiettivo è stato centrato grazie a una attenta gestione del processo produttivo che distingue e separa al meglio lo scarto di produzione, evitando il conferimento di rifiuti non separati. Questo impegno ha portato l'azienda ad avere ottime performance di separazione e riciclo degli scarti di produzione, sempre a beneficio dell'impatto ambientale. I diversi interventi relativi alla produzione e distribuzione dell'aria compressa, alla modifica dei circuiti di raffreddamento così come alla riorganizzazione della distribuzione elettrica si ipotizza possano portare alla fine dei lavori alla riduzione, su base annua, di circa 3 milioni di kW/h di energia elettrica. 

Queste le prime forti risposte strutturali che Berco ha già in serbo da qui ai prossimi tre anni, in linea con gli obiettivi importanti che la sua casa madre si è data per ridurre la propria impronta di carbonio. “Oltre a questi interventi - conclude Marigo - il compimento della trasformazione Lean della produzione di Copparo, con la conseguente forte riduzione della movimentazione delle merci all'interno dello stabilimento e degli sprechi nel trattamento dei materiali, porterà ulteriori vantaggi a livello ambientale, raggiungendo obiettivi importanti per uno stabilimento produttivo così imponente".

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