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Salini Impregilo: 225 milioni per salvare Astaldi

18/02/2019

Pubblicato da Redazione

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Il CdA di Astaldi ha approvato l'offerta di Salini Impregilo, il cui piano da 225 milioni punta a risollevare il secondo gruppo di costruzioni in Italia, nonché l'intero settore delle costruzioni.

L'aumento di capitale, che porterà Salini Impregilo a controllare il 65% di Astaldi, è finalizzato al pagamento dei crediti privilegiati e prededucibili. In questo modo si intende salvaguardare la continuità aziendale di Astaldi, per poi procedere con la creazione di un nuovo polo delle costruzioni. In questa operazione - secondo rumors - potrebbero essere coinvolti anche altri marchi storici recentemente entrati in crisi.

"L’intervento di Salini Impregilo" - si legge in una nota dell'azienda -  "è funzionale ad un consolidamento organico nel settore delle costruzioni infrastrutturali e al raggiungimento di una dimensione ottimale preservando la solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo".

Salini Impregilo richiederà inoltre l’ammissione di Astaldi alla procedura di concordato preventivo, che prevederà: 

1) un piano economico-finanziario per il ritorno in bonis con la continuità delle attività EPC.

2) la segregazione degli asset non-core (tra cui, in particolare, il ramo concessioni con i progetti relativi al terzo ponte sul Bosforo, l’autostrada Gebze-Orhangazi-Izmir e l’Etlik integrated health campus in Turchia, l’Aeroporto di Santiago e l’ospedale Felix Bulnes in Cile, il credito in Venezuela e l’immobile della sede centrale di Roma) in un separato compendio destinato a beneficio esclusivo dei creditori chirografi.

3) un aumento di capitale per cassa pari a €225m, per il 65% del capitale di Astaldi post aumento, riservato a Salini Impregilo, destinato in parte al pagamento dei debiti privilegiati e prededucibili e in parte a servizio del piano di continuità, con attribuzione a Salini Impregilo di una quota di controllo in Astaldi post esdebitazione concordataria.

4) la soddisfazione parziale dei creditori chirografari con l’attribuzione in loro favore di azioni (per beneficiare della continuità del ramo EPC) e strumenti finanziari partecipativi (per beneficiare del ricavato degli asset non core segregati a loro favore). 

La Proposta Concordataria Astaldi sarà soggetta ad ammissione da parte del Tribunale ed a successiva approvazione da parte della maggioranza dei creditori, nonché ad omologa dello stesso Tribunale nel contesto della procedura concorsuale (in questa fase, gli organi della procedura potrebbero chiedere integrazioni alla proposta stessa).

Il CdA di Astaldi ha accettato questa proposta di Salini Impregilo, che all’esito dell’esecuzione del Piano, diventerà il socio di maggioranza. Anche i creditori chirografari entreranno a far parte di Astaldi, convertendo in azioni i propri crediti, con una percentuale complessiva pari al 28,5 % del capitale sociale risultante all’esito dell’operazione di ricapitalizzazione.

Gli attuali azionisti della Società, all’esito dell’operazione di ricapitalizzazione, manterranno una percentuale di partecipazione pari al 6,5 % del capitale di Astaldi.

L'annuncio ha dato una forte spinta alle azioni di Salini Impregilo, che hanno avuto un'impennata del 10,46%. 

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