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Transpotec 2017: la competitività passa da qui

15/01/2017

Pubblicato da Redazione

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Transpotec marcia a pieno carico verso la meta: un segnale positivo tra tutti, l’area espositiva prevista è andata sold-out ed è stata ampliata.

Ai padiglioni inizialmente ipotizzati (9-10-11-12) si è aggiunta una parte del 7. Confermate anche le aree esterne dedicate a esposizione e test drive (AE11-AE12-E– F) con l’aggiunta, anche in questo caso, di parte delle aree C e D (condivise con SaMoTer). L’attesa è dunque ora tutta per il 2017, quando, dal 22 al 25 febbraio, la manifestazione organizzata da Fiera Milano accoglierà i visitatori a Veronafiere.

L’offerta espositiva si preannuncia ricca e altamente rappresentativa di un mercato che negli ultimi anni si mostra sempre più attento all’innovazione: tra i costruttori di pesanti, DAF, Iveco, MAN e Scania hanno già confermato l’adesione e altre case sono in fase di ufficializzazione; sul fronte commerciali leggeri ci saranno Fiat Professional, ancora Iveco, che si presenta con l’intera gamma, e Volksvagen; ampia e variegata infine l’offerta di allestimenti, furgonature e rimorchi, con una vasta gamma di proposte per il trasporto a temperatura controllata, che riempirà praticamente l’intero padiglione 11. Non mancheranno, infine, le proposte di aftermarket e i servizi per singoli veicoli e flotte.

“Siamo davvero soddisfatti dei risultati che questa edizione di Transpotec sta registrando, un segnale chiaro che il lavoro di questi anni sta portando i suoi frutti”, ha dichiarato Giuseppe Garri, Exhibition Manager della manifestazione.“Il nostro progetto è stato chiaro fin dall’inizio: lavorare fianco a fianco con le aziende, condividere obiettivi e strumenti, ma soprattutto fare della fiera un momento concreto di affari in grado di generare nuovi contatti, nuove idee di sviluppo, nuova consapevolezza sul mercato e le possibili direzioni future. Per questo abbiamo scelto di investire ulteriormente nel progetto di internazionalizzazione a supporto dei nostri espositori, che quest’anno potranno entrare in contatto con circa un centinaio di top buyer internazionali, provenienti da 20 Paesi tra Europa, Europa dell’Est e bacino Mediterraneo, che stiamo selezionando per provenienza, interesse e capacità di spesa”.

 

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