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Trevi: due emisferi d’ingegneria specializzata

01/10/2024

Pubblicato da Redazione

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Il Gruppo Trevi è attualmente impegnato in un intervento che servirà ad alleggerire 
la città di Merano dal traffico di attraversamento, ma anche in cantieri impegnativi 
in diverse parti del mondo, come ad esempio il progetto “North East Link”, in Australia.

 

Il tunnel del Küchelberg, a Merano, rappresenta il più grande progetto di costruzione stradale mai realizzato nella Provincia Autonoma di Bolzano ed è il fulcro del secondo lotto del progetto “Circonvallazione Nord-Ovest”. L’attuale progetto è stato pensato proprio per alleviare la città dal costante traffico di attraversamento e per collegare al meglio la Val Passiria e Tirolo alla tratta Merano-Bolzano. Il primo lotto è stato completato e aperto al traffico nel 2013 e collega la superstrada MeBo (Merano-Bolzano) alla stazione ferroviaria di Merano; il lotto 2, il tunnel Küchelberg lungo 2,2 km, passerà al di sotto di via Goethe e Monte San Benedetto e arriverà fino alla zona artigianale di Tirolo, attraversando due condizioni geologiche molto differenti: lato Val Passiria supererà l’interfaccia tra lo sperone roccioso che sovrasta la città di Merano (Monte San Benedetto) e i terreni di degrado presenti sul fondo valle, mentre lato Merano attraverserà prevalentemente i terreni alluvionali che caratterizzano la parte nord del territorio cittadino.

Il tunnel di Küchelberg ha una storia che parte da lontano: già negli anni Quaranta, infatti, si pensava a come affrontare al meglio la questione del crescente numero di automobili in circolazione a Merano e dintorni, mentre sono del 1962 i primi studi dell’ingegner Kaunz per risolvere il problema. Il consorzio San Benedetto - composto da tre società, Carron Bau, PAC e Mair Josef - che sta gestendo le attività per la realizzazione del tunnel per conto della Provincia autonoma di Bolzano ha affidato a Trevi, divisione del Gruppo Trevi specializzata in lavori di fondazioni, i lavori di consolidamento preventivo alla fase di scavo vera e propria del tunnel, nonché gli interventi di allargo della sezione di scavo, per consentire l’immissione del traffico automobilistico lungo la via di corsa della galleria. Le attività di consolidamento propedeutiche all’avanzamento dei fronti di scavo vengono eseguite mediante differenti metodologie: infilaggi in acciaio posti sul perimetro di calotta della galleria; jet-grouting monofluido ø 600 mm posto sul contorno di scavo, sul fronte e ai piedritti. Queste operazioni vengono seguite dalle attività di scavo e rivestimento provvisorio a mezzo di centine metalliche e spritz-beton fibroarmato.

Lato Merano, successivamente alla realizzazione dei primi 150 m circa di galleria, il progetto ha previsto un ulteriore allargamento della sezione eseguita, per consentire la realizzazione delle strade di accesso alla carreggiata di linea. Quest’operazione viene realizzata tramite delle iniezioni radiali, eseguite con perforazioni ø 100 mm, propedeutiche all’installazione di tubi valvolati per la successiva fase di iniezione di miscele cementizie. 

I consolidamenti e gli infilaggi eseguiti da Trevi vengono effettuati, lato Merano, da una perforatrice Soilmec ST-120, mentre lato Tirolo/Monte San Zeno da una perforatrice Soilmec ST-60. Entrambe realizzano consolidamenti in calotta, fronte e piedritti propedeutici allo scavo delle sezioni in avanzamento della galleria in direzione opposta l’una rispetto all’altra. L’obiettivo della realizzazione della galleria nella sua interezza sarà raggiunto quando le due perforatrici si ritroveranno faccia a faccia, terminando così la fase di consolidamento e scavo.

 

Studenti in visita

È continuata anche quest’anno la partnership con l’Istituto Follador-De Rossi nell’ambito del progetto “Gruppo Trevi entra in aula per formare i professionisti di domani”. I tecnici del Gruppo Trevi, infatti, hanno rivestito il ruolo di insegnanti con la classe 4° indirizzo geotecnico con l’obiettivo di avvicinare gli studenti al mondo del lavoro, formandoli su contenuti inerenti al know-how del gruppo, alle esperienze tecniche e alla professionalità maturata sul campo. La classe 5°, invece, ha dato continuità al progetto partito nel 2023 attraverso una visita “sul campo” proprio presso il cantiere di Merano del tunnel del Küchelberg. L’iniziativa, già avviata con diversi istituti tecnici italiani, ha coinvolto diversi professionisti dell’azienda che hanno vestito i panni degli insegnanti con l’obiettivo di portare in aula, oltre alla conoscenza, soprattutto l’esperienza lavorativa maturata sul campo e trasferire così ai giovani studenti esperienze e nozioni che sfuggono ai programmi didattici.

 

Da Merano a Melbourne

Il Gruppo Trevi, tramite la filiale Trevi Australia, si è recentemente distinto anche in un particolare intervento in Australia. Il North East Link, nella fattispecie, rappresenta l’investimento infrastrutturale più ingente di sempre nella zona nord-est di Melbourne e contribuirà a rivoluzionare la mobilità all’interno della metropoli più grande del Paese. Questo importante progetto prevede la costruzione di un tunnel di 6,5 km che collegherà Watsonia a Bulleen al fine di colmare un gap a oggi mancante nella rete autostradale di Melbourne. L’obiettivo è ridurre la congestione del traffico e i tempi di percorrenza, spostando ogni giorno 15.000 camion dalle strade locali e riducendo i tempi di percorrenza fino a 35 minuti.

Trevi Australia, la filiale australiana del Gruppo Trevi, insieme al partner di joint-venture Wagstaff Piling, sono stati selezionati come i contractor specializzati nell’ingegneria del sottosuolo responsabili di svolgere una parte chiave di questo complesso progetto. La joint-venture sta costruendo l’interconnessione di “Lower Plenty Road” attraverso l’installazione di 3 km di diaframmi da 1.200 mm, fino a 40 m sotto il livello del suolo. Qui sono utilizzate quattro idrofrese di Soilmec, la divisione metalmeccanica del Gruppo, per scavare circa 90.000 m³ di terreno e roccia e costruire la struttura principale e le rampe. Il cantiere relativo a Lower Plenty presenta condizioni di terreno molto sfidanti a causa di eventi geologici avvenuti milioni di anni fa. Sono state effettuate indagini geotecniche aggiuntive e una pianificazione attenta, consentendo ai diaframmi di essere installati con successo. Per gestire il cantiere di Lower Plenty è necessaria una grande quantità di attrezzature geotecniche specializzate e una forza lavoro altamente qualificata. Nessun altro progetto in Australia ha mai utilizzato quattro idrofrese contemporaneamente nella stessa area. La logistica per mantenerle tutte operative è un lavoro complesso e continuativo per il team impegnato in cantiere. Sessioni di pianificazione dettagliate vengono svolte quotidianamente per gestire in modo efficace le risorse e l’adattabilità è una competenza che consente agli operatori di ottenere risultati sempre migliori. 

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