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Una piattaforma Multitel Pagliero MJ525 per Farioli

03/07/2024

Pubblicato da Ettore Zanatta

  • Una piattaforma Multitel Pagliero MJ525 per Farioli
  • Una piattaforma Multitel Pagliero MJ525 per Farioli

Farioli ha noleggiato una piattaforma Multitel Pagliero MJ525 per la manutenzione del Pala Igor di Novara. L'azienda di Novara è in rapporti con Multitel Pagliero da 30 anni, ovvero da quando ha acquistato la prima piattaforma autocarrata del costruttore di Manta (CN). Due realtà che appartengono alla storia industriale dell’Italia, ma che continuano a crescere e a innovarsi. Altrimenti non sarebbero potute arrivare al 2024 in piena salute ed efficienza. 

 

Se quella di Multitel Pagliero è storia nota, quella di Farioli merita di essere ricordata, visto che il 1860 è l’anno prima dell’Unità d’Italia, quando i fratelli Angelo e Pasquale Farioli collegavano la città di Castellanza con quella di Milano con carri trainati da cavalli, dando vita a uno dei primi servizi di corriere. Decenni di trasporto merci tra Novara e provincia portano nel 1953 ai primi investimenti nell'attività di sollevamento in quota di materiali e persone. Inizia un’altra storia che oggi vede Farioli come una delle principali società nel noleggio di piattaforme aeree, autogrù e carrelli elevatori tra Novara, Vercelli, Biella e sud-ovest Milanese, ma operante in tutto il Nord Italia.

 

Il presente, per quanto riguarda il rapporto con Multitel Pagliero, sono 20 piattaforme autocarrate da 17 a 60 m e una di questa, la MJ525, è stata noleggiata a caldo dalla Ferri di Garbagnana Novarese (NO), specializzata in edilizia civile e industriale, che l’ha utilizzata per la manutenzione straordinaria delle travi lamellari del Pala Igor di Novara. Il palazzetto dello sport nel quale gioca la squadra femminile dell’Igor Volley Novara, che milita in A1 ed è detentrice della Challenge Cup europea. Valutata la struttura dell’edificio e considerate le esigenze della Ferri, Stefano Farioli ha consigliato l’impiego della piattaforma telescopica su autocarro da 32 t con altezza massima di 52,6 m. Se lo sbraccio orizzontale di 37 m ha consentito ai tecnici di raggiungere i punti più difficili, la rotazione della cesta di 180° + 180° e il jib sfilabile di 21 m - che rende possibile operare in negativo fino a -15.50 m – hanno assicurato un'estrema precisione e un’ampia area di lavoro. La cesta, che a 30 m di sbraccio ha una portata di 600 kg, ha un ulteriore plus: la certificazione per lo sbarco in quota. 

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